Nessuna somma di denaro potrà restituire a Giuseppe Gulotta i 22 anni passati ingiustamente in carcere. Ma a sette anni dal suo prosciglimento, dopo essere stato ritenuto ingiustamente l'assassino di due carabinieri ad Alcamo, in Sicilia, ora ha chiesto all'Arma dei Carabinieri un risarcimento record: oltre 66 milioni di euro.
A depositare la richiesta monstre sono i legali di Giuseppe Gulotta, oggi 60enne. Nell'atto, firmato dagli avvocati Baldassarre Lauria e Pardo Cellini, l'Arma dei carabinieri è citata per responsabilità civile. Quello di Gulotta è stato definito il più grande errore della storia giudiziaria italiana. Nel 1976, a soli 18 anni, venne arrestato e condannato per errore per l'omicidio di due giovani carabinieri ad Alcamo Marina. Venne condannato all'ergastolo, ma in seguito alla revisione del processo, nel 2012 - 36 anni dopo il suo arresto - gli fu riconosciuta l'assoluzione con formula piena.
Gulotta ha già ottenuto, nel 2016, un risarcimento di sei milioni e mezzo dalla corte d'appello di Reggio Calabria.
Nella nuova richiesta di danni si torna a quel gennaio del 1976 quando, con torture e sevizie, i carabinieri estorsero una falsa confessione da Gulotta che ha poi condizionato tutto l'iter processuale. Nella richiesta è ipotizzata anche la responsabilità dello Stato per non aver codificato il reato di tortura.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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