Continuano le indagini dei carabinieri sui fratelli Bianchi, Marco e Gabriele, accusati dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il giovane cuoco 21enne massacrato di botte a Colleferro, nella notte tra sabato 5 e domenica 6 settembre 2020. Nuovi particolari che andrebbero ad aggravare ulteriormente la posizione dei due indagati.
La chat segreta
Secondo quanto riportato da Repubblica, durante le indagini è spuntata anche una chat segreta, chiamata “Gang bang”, nella quale i due fratelli rivolgevano frasi terribili a ragazzi che avevano preso di mira. Frasi del tipo: "Camminerai sulla sedia a rotelle. Pensi che non ci arrivo a Terracina o dove cazzo abiti? Io ti trovo...Credi che io sia l'ultimo arrivato?". O anche: "Un giorno ti avrò davanti e quel giorno lo ricorderai per tutta la vita. Ti trovo". Minacce vere e proprie nei confronti delle loro vittime. E Gabriele Bianchi, il maggiore, usava lo stesso modo di parlare anche rivolgendosi alle donne: "Io la tua donna..deve diventare la mia donna".
Cinque le condanne in primo grado per l’uccisione di Willy. Durante l’indagine sono venute fuori immagini, intercettazioni, messaggi che hanno fatto capire agli investigatori il comportamento tenuto dai due ragazzi e dai loro amici. Armi, minacce e offese rivolte ad altri ragazzi, utilizzando a volte anche delle armi. In una occasione, Marco Bianchi e il suo amico Orlando Palone, condannato anche lui in primo grado, erano stati registrati mentre cercavano di distruggere una telecamera di sorveglianza posizionata dai carabinieri davanti alla casa dei due fratelli. Per l’occasione erano ricorsi a un arco, delle frecce e perfino a un fucile ad aria compressa.
I fratelli Bianchi e i loro amici
Il sequestro dei loro cellulari da parte degli investigatori aveva portato alla luce l’esistenza di una chat, chiamata “Gang bang”, usata dai gemelli, così soprannominati per la loro somiglianza, da tre loro amici, Vittorio Tondinelli, Michele Cerquozzi e Omar Sahbani, gli stessi che si trovavano con loro la notte dell’omicidio del 21enne, e da altri conoscenti. Nella chat ci sarebbe anche un video dove si vede chiaramente Palone scendere da una Bmw con una pistola e sparare in aria. Nello stesso video anche un altro loro amico che, impugnando un coltello, mimava l’azione di tagliare la gola a qualcuno.
I campioni di MMA e i loro amici facevano paura ovunque, nelle province di Roma, Latina, e anche Frosinone. Quest’ultimo luogo è costato la vita al giovane Willy, pestato a morte dalla banda.
Le indagini riguardanti un giro di droga ed estorsioni, facente capo ai due fratelli e ai loro amici, hanno fatto emergere nuovi particolari che non vanno certo ad alleggerire la posizione degli imputati. Minacce, armi, droga: il cocktail perfetto per beccarsi diversi anni dietro le sbarre. Senza contare la morte di Willy, pestato a morte solo per aver cercato di difendere un amico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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