Li hanno beccati quasi per caso, grazie a una ragazza che si è vista arrivare sul cellulare una fotografia agghiacciante. Lo scatto immortalava una combattente che imbracciava un mitra. Da quel messaggio inviato per sbaglio sono scattate le indagini che oggi, nella provincia di Savona, hanno portato all'arresto di due marocchini e alla denuncia di un terzo per terrorismo. Emerge così la rete dell'Isis in Italia per trovare nuovi combattenti da arruolare nel jihad.
I tre immigrati sono noti alle forze dell'ordine. Hanno tutti precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti, lesioni personali e accuse per falso. A incastrarli, questa volta, è appunto la segnalazione di una giovane savonese che si è fiondata alla polizia postale quando su WhatsApp è stata contattata da una persona che non presente nella sua rubrica. Il numero di telefono era marocchino e l'immagine riprodotta nel profilo apparteneva a una giovane ragazza con un mitra in mano e in posizione di tiro.
Circa tre mesi prima, passando per la struttura data in cessione agli immigrati appena sbarcati dall'Africa, la 25enne aveva prestato il proprio cellulare a uno dei marocchini che, a suo dire, doveva contattare alcuni conoscenti in Marocco.Le successive indagini della polizia postale ligure hanno ricostruito una fitta rete di contatti da cui emerge come i tre marocchini facessero proselitismo per lo Stato Islamico.
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