I sindacati occupano l'Asl. E De Luca chiama la Procura

Braccio di ferro a Napoli tra i sindacati e il governatore della Campania che adesso tuona: "Magistrati facciano luce su intimidazioni e minacce"

I sindacati occupano l'Asl. E De Luca chiama la Procura

Alta tensione nella sanità napoletana, i sindacati occupano la sede dell’Asl Napoli 1 e Vincenzo De Luca chiama il Prefetto e la Procura.

Il braccio di ferro tra le parti sociali e il governatore continua. Il caso è quello dell’ospedale del Mare, la nuova struttura sanitaria e del piano delle assunzioni programmate a tempo determinato. I sindacati hanno deciso di scendere in campo con forza. Chiedono lo slittamento dell'apertura della nuova struttura, la revoca della mobilità per gli operatori socio-sanitari e di rinforzare, invece, la pianta organica degli ospedali e nei distretti sanitari della città. E si sono presentati, ieri mattina, nella sede dell’azienda sanitaria locale di Napoli 1 per un’assemblea tra le diverse sigle in cui è stato redatto un documento destinato alla Prefettura e alla Regione.

La scelta dei sindacati, però, ha mandato su tutte le furie il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che non sembra avere la minima intenzione di recedere dal proposito di tagliare il nastro all'Ospedale del Mare nei tempi da lui stabiliti. In un video, poi pubblicato anche sulle sue piattaforme social, De Luca ha chiesto l’intervento della Prefettura per “liberare” i locali dell'Asl Napoli 1.

“E’ stata occupata la sede dell’Asl Na1 da sedicenti sindacalisti che pretenderebbero di sequestrare il direttore generale per costringerlo a fare quello che vorrebbero questi sfaccendati. L'pbiettivo è duplice: impedire l’apertura dell’Ospedale del Mare, e che entri a Napoli 1 un po’ d’aria fresca, che si cancellino gli atteggiamenti di parassitismo e di affarismo che hanno dilagato negli anni passati lì".

Ma non è tutto, perché De Luca tuona: "Ho chiesto al Prefetto di Napoli di allontanare dagli uffici quelli che hanno occupato, di garantire la tranquillità e l'incolumità dei nostri dirigenti.

E ho fatto immediatamente un esposto a Procura della Repubblica per chiedere che ci sia un accertamento rigoroso sull'attuale situazione nell'Asl Napoli 1, in relazione alle minacce e intimidazioni e anche su come sono andate le procedure relative assunzioni negli anni passati. Oggi che decidiamo di utilizzare graduatorie pubbliche, c’è qualcuno che minaccia e cerca di ostacolare. Faremo luce su tutto”.

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