Essere disabile significa ancora essere discriminati.
Quello che è successo in un rinomato hotel di Pozza di Fassa, lascia davvero increduli. Due coppie di turisti si sono sentite «infastidite» dalla presenza di un gruppo di disabili all'interno dell'albergo dove avevano prenotato. A raccontare l'accaduto è lo stesso proprietario dell'hotel. Due coniugi, dopo aver effettuato una prenotazione, si sono presentati di buon'ora in hotel per il check-in e al loro arrivo hanno trovato nella reception un gruppo di disabili (una decina di paraplegici in carrozzina e una trentina di disabili fisici, con i vari accompagnatori Anffas).
Stando a quanto racconta il titolare, dopo una consultazione, la coppia ha girato i tacchi e si è diretta verso un'altra struttura alberghiera, senza fornire spiegazioni. Un brutto episodio che ha lasciato amareggiati tutti: dai titolari dell'hotel agli accompagnatori dei disabili.
Ma l'episodio non si è chiuso lì. A conferma del "fastidio" causato dalla presenza dei ragazzi disabili, dopo un paio di giorni, la coppia che aveva girato i tacchi, è rientrata nella hall dell'albergo chiedendo di parlare con il direttore e protestando perché lo stesso, al momento della prenotazione, non li aveva avvertiti della presenza di ospiti disabili: «Nelle loro vacanze non volevano avere problemi». L'albergatore, indignato e allibito, ha subito chiamato l'Apt locale, sincerandosi che l'episodio fosse segnalato. Analoga scena si è ripetuta poi per una coppia di ospiti ultrasessantenni che stavano soggiornando da una settimana nella stessa struttura, i quali si sono detti «infastiditi dalla presenza, soprattutto a tavola, di menomati». I portatori di handicap, una quarantina più i rispettivi accompagnatori, erano però tutti più o meno autonomi, composti e silenziosi, molto educati e cordiali. Alcuni erano solo sordo-ciechi.
I coniugi anziani non hanno esternato subito il proprio disappunto per i nuovi arrivati. All'inizio hanno incominciato a lamentarsi con il cuoco per la qualità del cibo, protestando anche a causa degli orari della colazione, poco elastici.
Ma poi, quando i camerieri e gli chef hanno domandato che cosa davvero non gli fosse gradito, questa è stata la risposta: «Siamo indignati di dover cenare e pranzare con dei disabili», dichiarando in modo esplicito il loro fastidio per la diversità. In questo caso, i due coniugi hanno lasciato l'hotel prima della data prevista.Due episodi che fanno riflettere su quanta strada ci sia ancora da percorrere, per far sì che la disabilità sia accettata come normale.
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