Immigrato irregolare chiede di essere espulso ma i poliziotti lo arrestano

A Bologna un tunisino irregolare si è presentato in questura chiedendo il rimpatrio. Tuttavia, avendo violato un divieto di ingresso in Italia, anziché in patria finirà nelle carceri italiane

Immigrato irregolare chiede di essere espulso ma i poliziotti lo arrestano

Il nuovo ministro dell'Interno Matteo Salvini lo ha annunciato con estrema chiarezza: il governo Conte intende rimpatriare centinaia di migliaia di immigrati irregolari che attualmente dimorano sul territorio italiano.

Certo, qualcuno dubita sulla fattibilità di un tale piano su larga scala in tempi rapidi. Non deve pensarla così, però, un immigrato irregolare tunisino di 32 anni che lo scorso 3 giugno si è presentato alla questura di Bologna chiedendo di essere espulso e quindi rimpatriato.

Come riporta l'edizione felsinea di Repubblica, lo straniero ha bussato alle porte dell'ufficio immigrazione e ha detto letteralmente: "Sono un immigrato irregolare, mi rimpatriate?".

L'epilogo, però, non è stato quello che con ogni probabilità sperava. Gli uomini della polizia di Stato, preso atto che l'uomo era effettivamente presente in Italia irregolarmente, non hanno perso tempo ad arrestarlo. Il tunisino, peraltro, aveva già alle spalle un'espulsione che risaliva all'agosto del 2015.

Cacciato dall'Italia, l'uomo era tornato nel nostro Paese nei mesi successivi,

infrangendo il divieto di farvi ritorno per i tre anni successivi. Una fretta che ora che sogna una nuova espulsione si rivela fatale: anziché verso la Tunisia, il 32enne verrà indirizzato verso il carcere.

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