Periodi lunghi, parole desuete, linguaggio vecchio, espressioni passate di moda: tutti i classicisti si ricorderanno senz'altro le lacrime e il sudore versato sulle tanto odiate traduzioni di latino.
Ma chi l'ha detto che le versioni debbano per forza essere noiose e incomprensibili?
Sicuramente non è d'accordo il professore liceale che al posto del solito brano tratto dal "De bello gallico" di Cesare o dal "De rerum natura" di Lucrezio ha deciso di accogliere gli studenti appena tornati dalla vacanze con una versione un po' più particolare, dal titolo "Imperatum adeamus".
Chi mastica un po' di latino avrà già capito che il brano in questione non può che essere il testo della canzone "Andiamo a comandare" di Fabio Rovazzi, tormentone indiscusso dell'estate.
"Ecco a voi Andiamo a comandare in latino, giusto perché il prof voleva farci riprendere a tradurre con simpatia" così una studentessa pubblica su Twitter la foto della versione di latino, facendo quadagnare al suo professore il titolo del prof più amato del web.
Anche allo stesso
Rovazzi sembra essere piaciuta l'idea, che con un reetweet esprime il suo apprezzamento alla foto.E chissà che la prossima canzone non la scriva proprio in questa lingua morta che, forse, proprio così morta ancora non lo è.
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