Incendi boschivi: accusato di aver dato fuoco a duecento ettari di macchia mediterranea nel Cilento, finisce in manette un 28enne di Ceraso, in provincia di Salerno.
I fatti alla base dell'inchiesta che è costata gli arresti domiciliari al giovane, risalgono al mese di luglio del 2017. Al centro delle indagini, il vasto incendio tra le aree boschive di Ceraso e del comune di Ascea che devastò un’area rilevante di vegetazione in una zona che ricade sotto la tutela del Parco Nazionale del Cilento.. Un episodio drammatico per le piccole comunità dell'area che costrinse diversi cittadini a scendere in campo di persona per tentare di contrastare il rogo e addirittura ad abbandonare momentaneamente le proprie case, dal momento che il fronte delle fiamme si era avvicinato pericolosamente alle aree abitate.
Come riporta Il Mattino, i carabinieri sono giunti a individuare nel 28enne cilentano il presunto autore di quegli incendi che, da subito, non parvero accidentali agli investigatori perché furono scoperti
più focolai.Dall’indagine, condotta dai militari della stazione di Ascea, sono risultati elementi tali da ricondurre la responsabilità dell’episodio al giovane. A cui è stato notificato la misura degli arresti domiciliari.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.