Il parlamento indonesiano ha approvato una controversa legge con cui viene introdotta la castrazione chimica per i pedofili condannati in via definitiva, oltre che in alcuni casi l'esecuzione capitale e una pena non inferiore ai 10 anni di carcere.
A proporre la legge, lo scorso maggio, era stato il presidente indonesiano Joko Widodo dopo lo stupro di gruppo e l’omicidio di una ragazza di 14 anni.
Le leggi, riferisce la Bbc, sono state oggetto di un acceso dibattito in parlamento, con due partiti di opposizione che hanno espresso voto contrario e numerosi gruppi per i diritti umani che contestano le pene introdotte, sostenendo che la violenza non sarà fermata dalla violenza. L'Associazione Medici in Indonesia ha inoltre avvertito che la castrazione chimica potrebbe violare l'etica professionale e i membri sono stati invitati a fare obiezione di coscienza.
La procedura prevede che ai condannati vengano iniettati
ormoni femminili. Un sistema attualmente utilizzato per i reati sessuali in Polonia, Corea del Sud, Russia e alcuni Stati americani. Mentre nel Regno Unito è applicabile se i prigionieri ne fanno richiesta.
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