«Aprile è un mese critico per chi soffre di allergie», ricorda il dottor Valerio Pravettoni, responsabile dell'allergologia della Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. «L'inizio della fioritura delle cupressacee e delle betullacee, è causa frequente di allergia respiratoria. Vanno riconosciuti i sintomi della Rinite allergica, fare una diagnosi appropriata ed intervenire con terapie in grado di controllare la malattia prima che degeneri in allergia in generale e asma in particolare».
La campagna 2015 ha seguito le diverse primavere del nostro paese che vede le prime alte concentrazioni di pollini in marzo al Sud, seguito dal Centro, per concludere ad aprile nel Nord Italia. Trenta centri di allergologia distribuiti su tutto il territorio nazionale hanno aperto le porte gratuitamente al pubblico per sei giornate durante le quali gli specialisti allergologi hanno offerto consulti e visite gratuite al pubblico.
La rinite allergica è una malattia di cui soffrono milioni di persone in tutto il mondo, caratterizzata da un'infiammazione delle mucose respiratorie scatenata dall'esposizione ad una sostanza (allergene) a cui il sistema immunitario delle persone allergiche reagisce in modo improprio. In alcuni individui risponde esageratamente a sostanze che in genere sono innocue, considerandole dannose e producendo anticorpi specifici (IgE) per combatterle. Le IgE, a loro volta, si legano ad altre cellule del sistema immunitario, i mastociti, che rilasciano grandi quantità di istamina, sostanza che provoca la dilatazione dei capillari arteriosi, induce la secrezione di muco acquoso, stimola le terminazioni nervose provocando la sensazione di prurito e gli starnuti e infine richiama nei tessuti il plasma sanguigno che provoca così l'edema della parte interessata. I sintomi più comuni della rinite allergica sono sono: l'ostruzione, lo sgocciolamento, il prurito intranasale e gli starnuti. In alcuni casi, tali sintomi possono essere accompagnati da mal di testa, riduzione del senso dell'odore e sintomi oculari (lacrimazione, prurito e arrossamento degli occhi).
Gli allergeni che più frequentemente sono responsabili di rinite sono stagionali, come i pollini di graminacee, composite (artemisia, ambrosia, paritaria), alberi (betulla, olivo, cipresso, quercia), oppure ambientali, come gli acari, le muffe, le resine, i cereali. L'esposizione all'allergene volatile determina un'eccessiva produzione di IgE, responsabile della sintomatologia. La rinite allergica è detta lieve quando la persona, nonostante la rinite allergica, riesce comunque a ad avere un sonno normale e l'attività lavorative. La diagnosi di rinite allergica si effettua, oltre che con l'anamnesi (storia clinica) e con l'esame obiettivo (visita), con le prove allergometriche: il prick-test, consiste nell'applicare una goccia di estratto allergico sulla cute e poi nel pungere con un'apposita lancetta sterile. Possono essere indicati anche alcuni esami del sangue, tra cui il Rast (RadioAllergo-Sorbent Test), che misurano i livelli di IgE e IgG totali e specifici anticorpi prodotti dal sistema immunitario. Un elevato livello può indicare una reazione allergica alla sostanza testata. La cura delle riniti allergiche comprende: una terapia farmacologica e l'immunoterapia.
Gli antistaminici riducono l'espressione clinica di prurito nasale; i cortisonici l'ostruzione. L'immunoterapia (ITS) somministra al soggetto allergico dosi progressive di allergene, per indurre tolleranza. Va effettuata per almeno 4-5 anni ed è l'unica che può modificare la storia naturale della malattia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.