L’Ocean Viking rimane ferma a Porto Empedocle fino a data da destinarsi. È questo l’effetto di un provvedimento di fermo amministrativo emesso a carico della nave da parte della Guardia costiera nella tarda serata di ieri. La nave battente bandiera norvegese e operante per l’Ong francese Sos Mediterranée, è stata sottoposta ad un’ispezione da parte delle autorità militari che si sono occupate di accertare la presenza del rispetto delle norme in materia di sicurezza della navigazione, protezione dell'ambiente e tutela del personale navigante.
Le operazioni di verifica si sono svolte nel porto di Porto Empedocle, nell’agrigentino, dove la nave è attraccata il 6 luglio scorso con 180 migranti a bordo e recuperati in prossimità delle coste libiche. L’imbarcazione, dopo aver ricevuto l’ok ad entrare nel porto empedoclino e, dopo aver trasferito i migranti a bordo della Moby Zazà, aveva gettato l’ancora in attesa di terminare il periodo di quarantena. Ebbene, ieri a bordo della nave, a seguito dei controlli durati circa 11 ore, il personale della Guardia ha ritenuto necessario emettere il provvedimento di fermo amministrativo in quanto "L'ispezione ha evidenziato diverse irregolarità di natura tecnica e operativa tali da compromettere non solo la sicurezza dell'unità e dell'equipaggio, ma anche delle persone che sono state e che potrebbero essere recuperate a bordo, nel corso del servizio di assistenza ai migranti svolto dalla nave, così come alcune violazioni alle normative a tutela dell'ambiente marino”.
L’Ocean Viking dunque non potrà ritornare in mare aperto a riprendere la propria attività fino a quando non verranno meno le irregolarità riscontrate in sede ispettiva. In tal senso sarà necessario anche l’intervento dello Stato bandiera sul quale ricade la responsabilità della conformità della nave rispetto alle Convenzioni internazionali e alla legislazione nazionale applicabile. E la reazione da parte dell’Ong francese non è tardata ad arrivare subito dopo aver ricevuto la notifica del provvedimento. Tra le varie dichiarazioni rese ufficialmente anche quelle in cui afferma di essere di fronte a "palesi molestie amministrative”. Secondo l’Organizzazione Non Governativa il provvedimento emesso dalle autorità italiane sarebbe uno strumento per trattenere le navi Ong ferme ai porti.
COMUNICATO STAMPA: Dopo un'ispezione di 11 ore da parte della Guardia Costiera italiana ieri, #OceanViking sottoposta a fermo ammin. a Porto Empedocle.
— SOS MEDITERRANEE ITA (@SOSMedItalia) July 22, 2020
SOS MEDITERRANEE condanna tale manovra di evidente vessazione volta a ostacolare il lavoro di salvataggio delle navi delle ONG. pic.twitter.com/aegCBg0d37
Dunque, la nave di Sos Mediterranée rimarrà ancora nel porto di Porto Empedocle fino a data da destinarsi come avvenuto per la nave Sea Watch 3 giunta nello stesso porto lo scorso 21 giugno con 211 stranieri a bordo e salita
agli onori della cronaca per aver portato i primi migranti positivi al Covid a bordo della nave Moby Zazà. La nave battente bandiera tedesca è stata sottoposta a fermo amministrativo lo scorso 8 luglio dopo un’ispezione dei militari della Guardia Costiera. All’interno dell’imbarcazione erano state riscontrate le stesse irregolarità rilevate ieri per l’Ocean Viking.
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