Ischia blindata per il G7: la protesta degli antagonisti

I manifestanti hanno versato salsa di pomodoro in mare. "È il sangue dei migranti". Corteo fino a piazza Trieste e Trento.

Ischia blindata per il G7: la protesta degli antagonisti

È blindata Ischia. Oggi e domani sull’isola verde si incontreranno i ministri dell’Interno dei Paesi del G7. Per l’occasione, dopo aver superato controlli serrati agli imbarchi del porto di Calata Porta di Massa di Napoli, intorno alle 13 sono approdati pressapoco 125 antagonisti. Hanno manifestato per circa un paio di ore contro il G7. All’arrivo hanno versato della salsa di pomodoro in mare: “È il sangue dei migranti, delle vittime dell’Europa, delle fortezze, delle banche” hanno urlato dal megafono. I contestatori sono ripartiti da poco. “Democrazia rinchiusa in un orticello: questa è la risposta immediata del G7-Sicurezza”, ora contestano.

Il collettivo di Insurgencia ha raccontato: “La manifestazione, autorizzata ad attraversare Via Roma, viene improvvisamente bloccata e costretta ad un aut aut: deviare per la circonvallazione deserta, lontana dal centro abitato oppure tornare indietro. Poche centinaia di persone - perché le partenze da Napoli non hanno consentito la partecipazione e il sequestro dell'isola, con scuole e esercizi commerciali chiusi ha fatto il resto - non possono far sentire la propria voce». Il corteo dei “No G7” è stato bloccato in piazza Trieste e Trento, e non ha avuto la possibilità di proseguire fino al centro di Ischia. Il questore di Napoli, a tal proposito, era stato chiaro.

Alla vigilia della manifestazione aveva dichiarato: ««Abbiamo garantito il diritto costituzionale a manifestare per gli aderenti ai centri sociali, ma con delle limitazioni rese necessarie dall’ ordine pubblico e dalla situazione logistica sull’ isola».

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