Gli italiani vanno meno in vacanza: nel 2012 -5,5%

In tempi di crisi, tra lacrime e sangue, si va meno anche in vacanza. Nel 2012, secondo l’Istat, i viaggi con pernottamento effettuati in Italia e all'estero dai residenti sono stati 78 milioni e 703mila, il 5,7% in meno rispetto all’anno precedente. Continuano a prevalere le vacanze effettuate per trascorrere un periodo di riposo, piacere e svago (71,3%). Percentuale che sale al 77,1% in occasione dei soggiorni lunghi, mentre scende al 64,9% nel caso di quelli brevi. Particolarmente diffuse anche le visite a parenti e amici (25,8%), soprattutto in occasione di vacanze brevi (31,4%). Non si viaggia invece più molto per effettuare trattamenti di salute o cure termali (0,8%) nè per motivi religiosi (2,1%); questi ultimi, tuttavia, mostrano un apprezzabile incremento, tra le vacanze brevi, rispetto al 2011 (+48,5%).

I viaggi con mete italiane, che rappresentano il 79,4% del complesso dei viaggi, subiscono un calo dell'8,3%. La flessione riguarda soprattutto i viaggi verso le regioni del Centro (-15,5%), in particolare quelli per vacanze brevi (-21,2%), mentre i viaggi verso l’estero mostrano una sostanziale stabilità, con un aumento dei flussi diretti verso i paesi extra-europei (+31,4%).

Il 20,6% dei viaggi riguarda un paese straniero: fra questi, il 79,6% dei viaggi effettuati ha come destinazione una meta europea; la quota scende al 72,2% nel caso delle vacanze lunghe, che nel restante 27,8% dei casi ha destinazioni extra-europee. Quali sono i paesi più visitati? Nel 2012 la Francia è risultata essere la meta preferita dagli italiani con il 14,3% dei viaggi all’estero. Seguono la Spagna (13,4%), il Regno Unito (8%), la Croazia (6,2%) e la Grecia (6,1%).

La prenotazione diretta si

conferma la modalità preferita di organizzazione del viaggio, impiegata per il 52,7% dei viaggi, una quota stabile rispetto al 2011, e l’automobile rimane il principale mezzo di trasporto, utilizzato nel 60,5% dei viaggi.