Tutto il rispetto della stampa estera per Sergio Marchionne, morto quest’oggi a Zurigo, nella clinica svizzera dove era ricoverato in condizioni disperate.
Due istituzioni del giornalismo economico internazionale come il britannico Financial Times e lo statunitense Wall Street Journal, dedicano all’italo-canadese spirato a 66 anni due lunghi omaggi di commiato.
Per il FT, l’ex dirigente Fca è stato "uno dei più coraggiosi business leader della sua generazione", oltre che l’uomo che "ha salvato la Fiat dalla bancarotta, fondendola con la statunitense Chrysler". Mentre il WSJ lo ricorda come l’ideatore della "fusione tra le due aziende più deboli del settore auto, Fiat e Chrysler, trasformandole in una combinazione macchina da soldi".
Sempre negli Usa Bloomberg parla di lui come "l’architetto della clamorosa svolta" per Fiat e Chrysler, mentre la Cnn dà la notizia della sua morte raccontando che se ne è andato "un carismatico amministratore delegato, leggenda del settore dell’auto". Aggiungendo: "Quelli che conoscevano lo descrivono come un leader sicuro di sé con un'incredibile etica del lavoro". E ancora, ecco allora il Washington Post: per il giornale della capitale, Sergio Marchionne è stato il "manager che ha salvato Chrysler dal baratro", etichettandolo anche come "il mago dei negoziati che ha architettato uno dei più audaci accordi del settore automobilistico della storia, quando convinse il governo americano a vendere la Chrysler in bancarotta alla Fiat".
Da questa parte dell’oceano, infine,
anche il quotidiano economico-finanziario tedesco Handelsblatt rende omaggio al genio di Marchionne, definendo come "spettacolare" l’operazione Fiat-Chrysler e definendolo come un "leggendario stratega".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.