L’inchiesta del pm di Catanzaro Nicola Gratteri, che ha portato all’arresto tra gli altri Natale Errigo consulente di Invitalia e membro dello staff del commissario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri, arriva ad un passo dall’esecutivo nel silenzio generale.
Un silenzio che non è piaciuto a Matteo Salvini che sulla questione ha scritto un post per denunciare il fatto passato, a suo dire, sotto silenzio. “Arrestato Natale Errigo, membro dello staff del commissario Arcuri, con accuse pesantissime di legami con le cosche: serve chiarezza immediata e sorprende il silenzio tombale del governo e in particolare dei 5Stelle. Tutto normale?”, scrive sui suoi social.
Un post che ha creato molto fermento e richieste di chiarimento sulla vicenda da più parti. Questo perché secondo quanto scritto dalla DDA (la direzione distrettuale antimafia) “è destinatario di misura cautelare in carcere per il reato di scambio elettorale politico-mafioso. Risulta essere stato nominato nella struttura del Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19. E fa parte del team per la gestione della distribuzione cui è affidata, per l’appunto, la distribuzione dei prodotti (mascherine, dispositivi per la sicurezza individuale, il vaccino anti Covid) nonché il contatto con i fornitori e con le strutture destinatarie”.
A questa nota ne è seguita una della stessa Invitalia (Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, di proprietà del Ministero dell'Economia di cui Errigo è consulente) che con un comunicato stampa ha spiegato che “Errigo aveva la qualifica di impiegato di 3° livello ruolo da cui è stato sospeso, sia dalle funzioni che dallo stipendio”.
Sempre Invitalia fa sapere che “è già stato avviato un audit interno e che non sussiste alcuna relazione né alcun rapporto economico o contrattuale tra le altre persone fisiche e le persone giuridiche oggetto delle indagini e la Struttura del Commissario all’emergenza”.Questo però non è servito e ha comunque provocato la reazione sdegnata del leader della Lega che chiede al governo e al M5s di prendere posizioni e fare chiarezza sull’accaduto.
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