L'Ape sarà una corsia preferenziale per l'uscita anticipata dal lavoro per donne e lavoratori precari. Di fatto l'anticipo pensionistico riguarderà principalmente queste categorie di lavoratori e di lavoratrici. Innanzitutto, come spiega il Messaggero, verrà incentivata l'uscita anticipata per le lavoratrici mamme. Per queste il requisito per quanto riguarda i contributi da versare è previsto a 30 anni o 36 per le "mansioni faticose". Con la legge di bilancio potrebbe essere inserito uno sconto di sei mesi proprio sul termine per chiedere l'uscita anticipata. Sconto che verrà applicato per ogni figlio della mamma lavoratrice. Di fatto a questo punto la riduzione dei termini può arrivare fino ad un massimo di due anni, ovvero la quota per un massimo di 4 figli. Inoltre lo sconto arriva anche per chi avrà riconosciuta la qualifica di disoccupato o per chi è rimasto senza lavoro con un contratto a termine.
Sul fronte delle richieste dal prossimo anno potrebbe essere allargata la platea con un relativo aumento del semaforo verde per le istanze che a questa prima tornata hanno registrato un repingimento del 70 per cento. Ma bisogna fare attenzione ai requisiti per l'età. Infatti con l'aumento dell'età di vecchiaia di 5 mesi aumenteranno in modo conseguenziale i termini anche per la richiesta della pensione anticipata.
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