"L'ora legale fa male": ma la Ue vota per mantenerla com'è

Oggi il Parlamento europeo ha votato una risoluzione per non modificare le norme sull'ora legale: resterà come è ora

"L'ora legale fa male": ma la Ue vota per mantenerla com'è

L'ora legale è stata a un passo dallo scomparire in Italia e in tutta l'Unione Europea. Oggi l'Europarlamento si è riunito a Strasburgo per mettere sotto esame le direttive comunitarie sull'ora legale ed ha votato per mantenere la normativa attuale. Tuttavia in molti temono che il sistema attuale possa imporre ai cittadini stili e ritmi di vita irrispettosi di quelli naturali.

Alla testa del manipolo di deputati che vorrebbero annullare il cambio di orario una folta delegazione di parlamentari degli Stati del Nord, centro ed Est Europa. Se fosse passata la loro linea, da marzo a ottobre potremmo non dover più spostare le lancette dell'orologio di un'ora in avanti. "Turbare due volte all'anno l'orologio interno degli individui porta danni alla salute - sostiene l'eurodeputata verde finlandese Heidi Hautala - la nostra richiesta è basata su decine di studi".

Secondo studi citati da Repubblica, l'organismo ha bisogno di almeno una settimana per abituarsi al cambio di orario che scatta ogni anno a marzo per l'ora legale e a ottobre per l'ora solare.

Fra gli effetti collaterali l'insonnia, ansia e nervosismo, maggiore stanchezza, minore concentrazione e prontezza di riflessi, inappetenza e anche problemi cardiaci per i soggetti a rischio. Altri ricercatori, invece, sostengono che i benefici superino di gran lunga i gli svantaggi.

Il Parlamento europeo, almeno per ora, sembra aver dato ragione a questi ultimi.

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