- alla domanda “servono cambiamenti legislativi sull’aborto?”, Angelo Bagnasco risponde: "Mi aspetto una seria e onesta riflessione culturale, non degli slogan o delle posizioni preconcette. Questi non aiutano a pensare e a individuare la verità della persona, che sta alla base della dignità umana e dei grandi valori che costruiscono una società solidale verso tutti, a cominciare da chi è più debole e non può difendersi". Tradotto: non si è capito una mazza. Ma è mai possibile che neppure preti e vescovi abbiano più il coraggio di dire, giusto o sbagliato che sia, ciò che Magistero spiega chiaramente? Che l’aborto non è consentito. Fine. Punto. E quindi sì, in teoria i cattolici dovrebbero volere la modifica della legge. Non sto dicendo sia è giusto o meno, faccio solo un ragionamento sulla posizione dei cattolici. È come se a Xi Jinping chiedessero: ma lei pensa che il Comunismo sia il male assoluto? E lui rispondesse: “Mi aspetto una seria e onesta riflessione culturale”. Vi parrebbe normale?
- Giornata di consultazione, più o meno inutili. Nel senso che si tratta di un rito, e va bene celebrarlo, ma oggi nessuno poteva aspettarsi sorprese. Anche perché, quando Renzi non è della partita, di solito tutto fila liscio secondo copione
- Sappiamo per certo che tutto dipenderà da quello che accadrà domani, quando i leader del centrodestra andranno in massa da Mattarella a chiedere di conferire alla Meloni il mandato per formare l’esecutivo. Difficile immaginare sorprese, ma chi lo sa. Visto quanto successo in questi giorni, tra liti e ripicche, direi che non ci si può mai dire sicuri di nulla
- È successo quello che i più sani di mente si aspettavano: ovvero che la Germania avrebbe mandato al diavolo il tanto desiderato (dall’Italia) price cap sul prezzo del gas. Il motivo lo ha spiegato chiaramente Scholz a margine del Consiglio europeo: "I prezzi devono scendere non c'è dubbio”, ma “un tetto al prezzo del gas, imposto per legge, comporta sempre il rischio che i produttori di gas vadano a vendere altrove e che noi europei non riceviamo più gas, ma di meno". Quindi a meno di accordi dell’Ue con gli stati asiatici, come Corea e Giappone, ma forse potremmo aggiungere anche Cina e India, difficilmente si farà.
- Scholz manda anche un messaggio agli Usa, al Canada e alla Norvegia. Dice: “Non hanno interesse a che l'energia in Europa diventi impagabile”. Tradotto: non possono i Paesi Nato chiedere all’Ue le sanzioni alla Russia e poi fare orecchie da mercante, o arricchirsi sue spalle. Giusto. Ma io aggiungo: non era forse il caso di ragionare su questa mutua solidarietà?
- Intanto a Kiev fanno sapere che i cittadini dovranno convivere con blackout di 4 o anche 8 ore al giorno a causa delle difficoltà alla rete elettrica causate dagli attacchi di Putin. L’inverno sarà difficile per noi, certo. Ma il loro si avvicina all’inferno
- Zapata, calciatore dell’Atalanta, bloccato dalla security di una banca. “Dove pensa di andare? Questo non è un posto per lei”. Roba da matti
- Per quanto attore interessato, mi pare che la migliore lezione sul gas oggi la dia il premier della Norvegia J.Store. Primo: “Non è il governo norvegese a vendere il gas, ma le compagnie norvegesi ed europee cui sono state concesse licenze”. Tradotto: a meno che non applichiamo un sistema statalista dirigista, questo è il mercato e c’è poco da fare. Secondo: “Non è la Norvegia a fissare i prezzi, né le compagnie, né i governi. I prezzi sono i risultati della carenza di gas”. Terzo: “Noi abbiamo aumentato l’export verso l’Ue dell’8-10%”. Rileggetevi le dichiarazioni di Scholz e capirete perché chiedere il price cap oggi è rischioso: e se la Norvegia decidesse di non vendercelo più?
- Mi fa orrore il silenzio, orribile, di gran parte dei media sullo stupro alla poliziotta avvenuto a Napoli ieri notte poco distante dalla stazione di polizia dove lavora. Mi fa schifo pensare che abbiamo confezionato prime pagine dei siti online per le “presunte molestie” degli Alpini e nessuno si sia veramente scandalizzato per questa violenza ad opera di un clandestino. Le consultazioni italiane o le dimissioni di Liz Truss non giustificano questo sorvolare su un fatto così. Ci vuole un po' di equilibrio
- Liz Truss si è dimessa dopo appena sei settimane alla guida del governo britannico. Una svolta clamorosa, che addirittura potrebbe riportare Boris Johnson a Downing Street. Una cosa è certa: ormai non è solo l’Italia ad avere una politica folle. Siamo in buona compagnia
- Leggetevi le prime tre righe del pezzo di Concita De Gregorio e poi andate a cercare la colla per riattaccarvi le braccia (o qualsiasi altra cosa vi sia caduta)
- Alleanza Verdi-Sinistra ha definito l’aborto un “diritto umano”. A me pare un tantino esagerato
- Credo che il Pd abbia cercato di farsi bello presentandosi con una schiera di donne al fianco di Enrico Letta mentre entrava al Quirinale.
Però lasciatevelo dire: benché non lo siano, l’immagine che ne esce è quello di ancelle al fianco del grande capo. E di sicuro non lava l’onta di un partito che si dice femminista e poi le donne non le mette nelle caselle giuste per essere elette- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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