Luna Park Inter

C' era una volta Lukaku. Adesso c'è Thuram

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C' era una volta Lukaku. Adesso c'è Thuram. L'Inter viene via dalle trappole nostalgiche, il derby è totalmente roba sua e di questo ragazzo di Francia, il figlio di suo padre, Lilian campione del mondo, Marcus ha presentato le credenziali nella partita più importante, le memorie del belga, traditore e scappato altrove, sono diventate coriandoli fradici sotto la pioggia di Milano. Il luna park di Mkhitaryan, Calhanoglu e Frattesi ha demolito il Milan che mai si è appalesato, smarrito in difesa, impalpabile nel resto del campo, scarsamente reattivo e soprattutto incosciente nella lettura dell'avversario perfido nei contrassalti, per forza fisica e intelligenza di gioco. I meriti di Inzaghi, i limiti di Pioli, la fatica di troppi milanisti, la spavalderia di tutti gli interisti, si potrebbe anche scrivere come la partita non sia mai incominciata per il gruppo rossonero, di contro l'Inter ha ribadito cinismo e potenza che sono i dati caratteristici di una grande squadra, destinata a ripetere il recente viaggio in Europa. Il Milan è dunque affogato nella propria pozzanghera, la sconfitta larga è il riassunto acido di un sabato sbagliato, l'umiliazione dei gol lascia ferite da suturare, la prossima sfida di coppa contro il Newcastle di Tonali dovrà dare risposte immediate ed opposte, il deficit del derby non può trascinarsi.

L'Inter è cosa serissima, Marcus Thuram lascerà il segno nel nostro campionato. San Siro ha offerto una immagine bellissima, sotto la pioggia è tornato a essere il vero, grande teatro di sempre. Un derby giocato altrove avrà il sapore della plastica.

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