La protesta delle madri davanti a Palazzo Chigi: "Conte parlaci di Bibbiano"

Il movimento nazionale #bambinistrappati scende in piazza: "Saremo qui ogni giorno perché si faccia luce su Bibbiano e su tutti i casi di bambini strappati"

La protesta delle madri davanti a Palazzo Chigi: "Conte parlaci di Bibbiano"

Striscioni di protesta, cori che gridano giustizia, magliette che uniscono la folla e fanno sentire tutti parte di un gruppo pronto a vincere. Sotto Palazzo Chigi decine di genitori protestano contro il nuovo governo giallorosso, uniti al grido di “Mai più Bibbiano”.

Madri a cui sono stati tolti i figli, nonni che da anni non possono vedere più i propri nipoti, entrambe vittime di ingiustizie e soprusi, raggirate da un sistema che ha sfruttato le loro debolezze per lucrare sulla pelle di minori innocenti. Oggi, queste persone, hanno deciso di scendere in strada per pretendere che sia fatta chiarezza sul caso dei presunti affidi illeciti che ha sconvolto l’Italia.

“Mai più Bibbiano” denuncia la folla scesa in piazza per la protesta organizzata dal Movimento Nazionale #bambinistrappati, associazione composta da 15mila persone e presente in numerosi Comuni d'Italia.

È tempo di combattere per le famiglie distrutte perchè finite nel tunnel degli orrori. Intrappolate e manovrate dagli assistenti sociali della Val D’enza, spalleggiati dai terapeuti che violentavano psicologicamente i bambini per indurli a confessare abusi sessuali mai avvenuti. Oggi, queste persone, hanno deciso di lottare contro il silenzio delle istituzioni. Convinte, che per fare giustizia si debba denunciare e impaurite che il silenzio degli ultimi giorni porti all’insabbiamento dell’orrenda vicenda. "Abbiamo paura che questo nuovo Governo non parli più di Bibbiano", dicono i genitori. Che poi si fanno sentire e con gli occhi rivolti al Palazzo gridano: “Conte vienici a parlare di Bibbiano”.

“Chiediamo commissioni regionali d’inchiesta per fare luce sugli affidi illeciti” spiegano i presenti. Dopo lo scoppio dell’inchiesta "Angeli e Demoni", sono state tante le storie che, da tutta Italia, madri, papà e intere famiglie hanno deciso di denunciare. Troppe, le vicende che sembravano seguire il copione delle storie raccontate nell’ordinanza della Procura di Reggio Emilia. Dopo tre mesi dall’uscita dell’inchiesta, la preoccupazione è che in molte parti d’Italia ci siano altri casi Bibbiano e ciò che la popolazione si aspetta è che il governo faccia qualcosa per fronteggiare questa minaccia, per far chiarezza su questo sospetto.

Prima dello strappo dell’ex vicepremier Matteo Salvini, il Movimento Cinque Stelle aveva incluso nei punti che descrivevano le priorità dei pentastellati nel programma di Governo la riforma sugli affidi. Dopo solo due mesi e con un alleanza capovolta, le cose sembrano essere cambiate. Nei punti presentati nel programma dal neo governo giallorosso, la riforma sugli affidamenti dei minori è del tutto scomparsa.

Una sopresa, che considerato il precedente silenzio del Partito Democratico sulla questione, fa pensare che i gialli si siano piegati al volere dei dem e abbiano deciso di cucirsi la bocca.

E c’è chi non ci stà. "Saremo qui ogni giorno - dichiarano i partecipanti alla protesta - perché si faccia luce su Bibbiano e su tutti i casi di bambini strappati".

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