La magia e la storia del Quisisana da 170 anni il «gioiello» di Capri

Capri (Na)Capri non sarebbe la stessa senza il Quisisana. Perché Capri è il Grand Hotel Quisisana ( www.LHW.com/quisisana ). È tutto lì, in via Camerelle al 2, la via Montenapoleone dell'isola. Ecco l'essenza di Capri, la sua storia, la sua tradizione. Sovrani, capi di Stato, star internazionali, scrittori e poeti, da 170 anni scelgono questo luogo per vivere l'isola dell'amore.

Un posto da sogno per i pochi fortunati che hanno l'onore di salire quegli scalini e varcare quella soglia. Il sacrario della bellezza che gode dell'extraterritorialità dal mondo, perché lì dentro è possibile estraniarsi dal resto del pianeta. Davanti alla sua terrazza un fantastico via vai, dentro un'oasi di pace nel giardino profumato di fiori d'arancio e rose bianche, nella piscina con vista sui Faraglioni, nella esclusiva Spa, negli sfarzosi saloni, sui divani neri della biblioteca. Gli enormi lampadari e le sedie d'epoca del Quisisana, affiliato a The Leading Hotels of the World , rievocano le feste di un tempo. La professionalità dello staff (oltre 200 dipendenti) e la gentilezza del direttore Gianfranco Morgano fanno tutto il resto. Il vero lusso? Poter godere della miglior pizza napoletana dell'isola al ristorante del «Quisi», La Colombaia, diretto dal maître Luigi.

Verso la metà dell'Ottocento, un medico britannico, sir George Sidney Clark, si convinse che il clima dell'isola avesse proprietà salubri. Costruì una clinica e la chiamò «Quisisana». Fino a quando, nel 1861, Clark ne fece un albergo. La proprietà passò poi ad un ambizioso maggiordomo, Federico Serena, che fu sindaco di Capri. Negli anni Settanta venne comprato da Max Grundig, il magnate degli elettrodomestici e nel 1982 venne acquistato da Pina e Mario Morgano, capresi doc, che ne fecero il «gioiello» dell'isola. Oggi il figlio Gianfranco porta avanti con orgoglio questa tradizione.

Come fosse un buon piatto, il Quisisana va

abbinato a un ottimo vino, il ristorante «da Tonino» e a un dolce prelibato, la taverna «Anema e Core» con Guido Lembo, re dell'isola da mezzanotte all'alba. Non c'è niente da fare, Capri è il posto più magico del mondo.

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