Manifestazione sugli affidi a Bologna, la protesta degli antifascisti

Alcuni attivisti del contro-presidio hanno aggirato il blocco dei Carabinieri che avevano circondato la strada e, arrivati sotto il tribunale, hanno presenziato innalzando lo striscione: “Via i fasci dal Pratello”

Manifestazione sugli affidi a Bologna, la protesta degli antifascisti

Un’ondata di storie da raccontare, decine di richieste d’aiuto, qualche lacrima di rabbia ma, sopratutto un’unica speranza, quella che venga fatta giustizia. Si anima così, questa mattina, via del Pratello, la strada su cui affaccia la sede del Tribunale dei Minori di Bologna.

Mamme, papà, bambini, ma anche nonni a cui qualcuno ha tolto la speranza di poter vedere crescere i propri nipotini, si sono soffermati, per qualche ora, davanti alle porte del palazzo del tribunale dei minorenni, per chiedere tutela per i minori e per le loro famiglie e mantenere alta l’attenzione sulle indagini dell’inchiesta “Angeli e Demoni”.

“Mai più Bibbiano” recitano i cartelli sparsi sull’asfalto, “chi è nella verità difende la famiglia e la vita” scrivono gli striscioni. Si manifesta contro “i servizi sociali deviati” e, a sostegno della “bigenitorialita”, in un evento promosso dall'associazione Genitori sottratti, dal nome "Ieri Bibbiano e oggi?”.

La manifestazione è apolitica e regolarmente autorizzata, ma nella storica via, da sempre frequentata dai gruppi della sinistra, non mancano le polemiche contro il presidio a tutela dei bambini. A pochi mentri dal luogo dell’incontro, ecco che spunta la protesta in nome dell’antifascismo. Alcuni attivisti del contro-presidio hanno aggirato il blocco dei Carabinieri che avevano circondato la strada e, arrivati sotto il tribunale, hanno presenziato innalzando lo striscione: “Via i fasci dal Pratello”.

La situazione rimane calma e la provocazione non si trasforma in scontro. Nel frattempo però, la polizia blocca tutti gli ingressi e, per garantire l’ordine pubblico, dopo la polemica iniziale, nessuno può più raggiungere il luogo dell’incontro. “Qui non ci sono simboli partitici, siamo qui per i nostri figli, dispiace che tutto venga oscurato da polemiche assurde - ci dice Alessandra, una madre presente alla manifestazione - la parola “fascista” mi offende, ma il fatto che questo blocchi persone che volevano essere qui, è ciò che più mi fa rimanere male”.

Una polemica che prosegue sui social. Dove, anche la consigliera Emily Clancy di Coalizione civica si indegna: "È la seconda volta in pochi giorni che sovranisti, forze di estrema destra, neofascisti, associazioni di padri separati, pro vita, manifestano davanti al Tribunale dei minori con autorizzazione della Questura... La strumentalizzazione politica di una vicenda delicata come quella di Bibbiano, il veicolare l'odio ammantandosi della volonta' di tutelare i piu' piccoli e' la condotta opposta a quella di chi dovrebbe proteggere un minore, soprattutto dopo una vicenda traumatica".

Per contro, il consigliere della Lega, Umberto La Morgia, presente alla manifestazione, punta il dito al contro-presidio promosso dal comitato Pratello Resiste e, sulla sua pagina Facebook, attacca: “Stamattina ho partecipato al presidio apolitico “Ieri Bibbiano e oggi?” di fronte al Tribunale dei Minori di Bologna con le associazioni per la bigenitorialità. Si è svolto per forza di cose in Via del Pratello, storica via di sinistra e dei centri sociali, perché il tribunale si trova lì, non certo per provocare o aizzare nessuno.

Tuttavia i soliti noti hanno ben pensato di organizzare una combriccola di contromanifestanti che volevano impedire il diritto a manifestare ai cosiddetti “fascisti” rei di voler sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema degli affidi e dell’allontanamento di bambini dalle famiglie naturali. Vi sembra normale? Che bisogno c’era di ricondurre il tutto a fascismo-antifascismo? Sono basito.”

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