Si è buttata nel fiume Metauro dopo aver appreso che suo marito era stato accusato di aver preso alcune mazzette per favorire gli amici negli appalti pubblici
Il corpo ritrovato a Urbania, che galleggiava nel fiume Metauro, appartiene alla moglie di un funzionario pubblico in servizio presso l'Unione Montana Alto Metauro accusato qualche giorno fa di aver intascato tangenti per favorire gli amici negli appalti. La donna, 45 anni, era finita indagata come concorrente morale delle accuse mosse contro il marito. Il marito avrebbe agito sotto pressioni della donna che lo avrebbe invitato, quale funzionario pubblico, a farsi pagare profumatamente per i favoreggiamenti che lo stesso poteva far ottenere agli imprenditori. Le pressioni della donna nei confronti dell'uomo, riferisce Il Resto del Carlino, erano anche di farsi rispettare per il ruolo che lo stesso ricopriva. Il funzionario girava per le sedi delle società che elargivano mazzette al fine di poterle intascare, con cadenze mensili.
Un meccanismo che era, secondo l'accusa, favorito anche dalla 45enne morta suicida.La donna è saltata da 25 metri d'altezza dopo aver saputo dell'arresto del marito e delle indagini in corso che riguardavano anche lei, come concorrente morale in tutta la faccenda.
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