Mastercard, nel mirino della Commissione Ue per commissioni

Mastercard è finita nel mirino della Commissione Ue con l’accusa di "gonfiare artificiosamente" i costi delle operazioni effettuate con carta di credito

Mastercard, nel mirino della Commissione Ue per commissioni

Mastercard è finita nel mirino della Commissione Ue con l’accusa di "gonfiare artificiosamente" i costi delle operazioni effettuate con carta di credito. Lo ha reso noto la stessa Commissione precisando di aver aperto un’indagine per sospetta violazione delle regole che tutelano la libera concorrenza.

Secondo la Commissione le regole MasterCard impediscono ai dettaglianti di beneficiare altrove di commissioni interbancarie più basse e potrebbe limitare la concorrenza transfrontaliera tra le banche, in violazione delle norme antitrust europee.
Nella comunicazione delle obiezioni si afferma inoltre che le commissioni interbancarie applicate da MasterCard per le operazioni effettuate nella Ue utilizzando carte MasterCard emesse in altre parti del mondo "violano le norme antitrust europee in quanto fissano un prezzo minimo artificialmente elevato per il trattamento di queste operazioni". L’invio di una comunicazione delle obiezioni non pregiudica l’esito dell’indagine. La Commissione spiega che i pagamenti tramite carta svolgono un ruolo fondamentale nel mercato unico per gli acquisti a livello nazionale, transfrontaliero o su internet. Più del 40% dei pagamenti non in contanti effettuati ogni anno dai consumatori e dalle imprese europei avviene tramite carta.

Ogni volta che un consumatore usa una carta di pagamento in un negozio o online, la banca del dettagliante versa una commissione, denominata "commissione interbancaria", alla banca del titolare della carta. La banca convenzionatrice addebita la commissione interbancaria al dettagliante che la include, insieme a tutti gli altri costi, nel prezzo finale applicato ai consumatori per i suoi prodotti o servizi.

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