Mattarella, batti un colpo

Obama, fatti gli affari tuoi, che già fai fatica a fare quelli e spesso non ci riesci

Mattarella, batti un colpo

Verrebbe da dire: Obama, fatti gli affari tuoi, che già fai fatica a fare quelli e spesso non ci riesci. Non era mai successo che il presidente degli Stati Uniti irrompesse, via ambasciatore, in una libera elezione italiana. O almeno non siamo nati ieri non in chiaro e così platealmente. Nell'era del duo Renzi-Napolitano, cioè della cessione della sovranità nazionale, è accaduto anche questo. Ieri infatti John Phillips, ambasciatore Usa a Roma, ha detto che se al referendum sulla riforma del Senato dovessero vincere i «no» ci sarebbero conseguenze per l'economia italiana. Per rafforzare il concetto, poche ore dopo, l'agenzia finanziaria americana Fitch (quella che già complottò contro l'Italia e il governo Berlusconi ai tempi della crisi dello spread) ha fatto sapere che la vittoria dei «no» sarebbe uno shock.

Che cosa abbia promesso Renzi in cambio di questi appoggi, non è noto, ma lo scopriremo presto. Il fatto che un presidente del Consiglio, neppure eletto ma nominato, chieda aiuto di fronte a sondaggi che lo danno sempre più per sconfitto a capi di Stato esteri non può che preoccupare. È la mossa della disperazione, una dichiarazione di incapacità ad uscire con le sue gambe dal vicolo cieco nel quale si è cacciato con le sue mani. Già in economia abbiamo ceduto le leve del comando alla Merkel. Ora facciamo decidere ad Obama come eleggere i nostri senatori. È davvero troppo, anche a non voler prendere alla lettera l'articolo uno della Costituzione sulla sovranità che appartiene al popolo.

In quanto a Obama, nulla ci sorprende. Nel suo infausto doppio mandato ha trattato l'Europa come una colonia. E, peggio, non ne ha azzeccata una. Ci ha costretti a rompere con Putin, provocando alle nostre aziende, con le sanzioni, un danno ingente. Ci ha convinti a scalzare e uccidere Gheddafi, dando il via libera alla più grande ondata migratoria della storia che ci sta destabilizzando e stremando. Non ha fermato i suoi alleati dell'Arabia Saudita, che hanno agevolato l'ascesa dell'Isis.

E ora noi dovremmo seguire i consigli del peggior presidente della storia recente degli Stati Uniti? Che bello se il nostro di presidente, Sergio Mattarella, avesse il coraggio di dirgli pubblicamente che in Italia decidono gli italiani.

A norma di Costituzione.

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