"È stata una disgrazia non so cosa dire". Alta tensione all'Istituto Ippolito Nievo di Padova, la scuola frequentata da Domenico Maurantonio, il ragazzo morto in un hotel di Milano mentre era in gita. La preside Maria Grazia Rubini è già esasperata per le indagini degli inquirenti e si sfoga: "Ho un impegno importantissimo - dice - non posso fermarmi a parlare. E poi, dopo quello che è successo nei miei confronti...". La preside si riferisce a quel racconto fatto ai giornali in cui il giorno dopo la morte di Domenico parò della presenza "di uno slavo in albergo": "Non è vero - urla esasperata - avrei voluto smentire quell’intervista.Non ho detto quelle cose.Avrei voluto denunciare. Ma non l’ho fatto perché anche io ho dei superiori: dobbiamo fare silenzio. Questo è l’ordine che abbiamo ricevuto dall’alto. Ma non sono quella donnetta per cui mi vogliono far passare, mi hanno riempito la casella di mail".
Poi parlano i ragazzi, i compagni di scuola e di classe di Domenico: "E’stata una disgrazia! Cosa ne può la scuola? Avete scritto soltanto cazzate. A diciannove anni sei maggiorenne e quindi... Non parliamo. Ci hanno ordinato di stare zitti.
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