Non sono stati solo i compagni di classe di Domenico Maurantonio a non accorgersi - a loro dire - che il 19enne morto durante la gita a Milano stesse precipitando da una finestra del quinto piano dell'hotel Da Vinci.
A quanto pare, infatti, gli inquirenti hanno sentito anche gli altri ospiti dell'albergo nella speranza che qualcuno abbia visto o sentito qualcosa o che possa dare un indizio per capire cosa è accaduto la notte tra il 9 e il 10 maggio scorso. Sembra però che nessuno delle persone interrogate avrebbe segnalato situazioni anomale, come urla o rumori sospetti nell’area dell’edificio dove si trovavano i ragazzi.
Secondo quanto è emerso dai rilievi, inoltre, Maurantonio sarebbe caduto "a piombo" in parallelo alla parete dell’hotel. Slip e pantaloncini sono stati ritrovati vicino al cadavere, ma non è ancora chiaro se siano caduti con lui o se qualcuno li ha lanciati dopo aver assistito alla morte. Dagli interrogatori è emerso che alcuni studenti, la mattina del 10 maggio, si erano accorti dell’assenza del compagno di classe, che aveva lasciato sul comodino della sua stanza occhiali, portafoglio e telefono cellulare. Nessuno, però, avrebbe segnalato l’anomalia ai professori fino al ritrovamento del cadavere.
Un comportamento che potrebbe anche essere interpretato come un tentativo di coprire il giovane evitando di segnalare la sua assenza, nell’ipotesi che il 19enne si fosse allontanato temporaneamente dalla sua stanza, come a volte avviene durante le gite scolastiche.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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