Salvini ne è certo: il migrante egiziano fuggito a Malpensa verrà arrestato e immediatamente espulso. In fondo è quello che sarebbe dovuto succedere stasera se l'uomo, un egiziano di 33 anni, non fosse salito dalla porta anteriore dell'aereo, non avesse percorso il corridoio per poi "saltare" giù dalla porta posteriore e darsi alla macchia. La polizia lo sta cercando per tutto l'aeroporto, mentre i voli stanno pian piano tornando alla normalità dopo che lo scalo era stato chiuso.
I fatti risalgono alle 19.40. Appena il migrante scappa, le autorità portuali bloccano le partenze e gli arrivi. I voli vengono dirottati su Linate e Torino. Poi la situazione comincia a tornare alla normalità. Il migrante non si trova, ma la polizia presidia gli snodi delle piste di atterraggio.
"Sto seguendo la situazione e sono sicuro, come mi hanno assicurato le forze dell'ordine, che l'extracomunitario verrà rintracciato velocemente. Lo prenderemo e lo espelleremo immediatamente", ha detto Salvini.
Lo straniero era arrivato in aereo poche ore prima. Privo di documenti, era stato fermato e fotosegnalato dalla polizia. Per alcune ore è rimasto in aeroporto in attesa del volo per Dakar che lo riportasse indietro.
Come previsto dalle procedure per il respingimento, l’egiziano è stato consegnato al comandante ma è sfuggito ai controlli degli hostess. Appena ho trovato un varco, si è lanciato dal portellone posteriore (secondo quanto scrive il Corriere, la scaletta era già stata tolta). Di lui, a tarda sera, ancora non si trova alcuna traccia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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