Lampedusa, finito lo spazio: gli immigrati stipati sul molo

Sbarchi senza sosta a Lampedusa. Dopo i 136 giunti in due barconi, nella notte altri 10 immigrati, di nazionalità tunisina, sono arrivati sull'isola, il cui hotspot è ormai prossimo al collasso

Lampedusa, finito lo spazio: gli immigrati stipati sul molo

Non si fermano gli sbarchi autonomi sull'isola di Lampedusa. Nonostante l'emergenza sanitaria in corso prosegue l'arrivo autonomo di barchini sull'isola siciliana. L'ultimo in ordine di tempo è avvenuto ieri sera con i due sbarchi di 136 persone. Adesso sono in arrivo altre due imbarcazioni direttamente al molo dell'Isola. I migranti vengono sistemati sul molo Favaloro dove è stata allestita una tenda della Protezione Civile, ma non basta. Un terzo barchino è giunto in autonomia con 10 tunisini in porto, così come una quarta scortata questa volta da Guardia di finanza e Guardia costiera. Nelle prime due c'erano anche 57 donne, 4 delle quali incinte, e 6 bimbi. I migranti provengono dalle zone della Tunisia, del Mali, ma anche Guinea, Costa d'Avorio e Camerun. Adesso però, il problema è anche l'assembramento in banchina, anche perché l'hotspot è indisponibile in quanto stanno completando la quarantena altri migranti in attesa di trasferimento. Il sindaco Totò Martello continua a chiedere una nave-quarantena in grado anche di prendere a bordo i profughi prima che questi tocchino terra.

L'idea di una nave quarantena era stata proposta dallo stesso governatore siciliano Nello Musumeci che due settimane fa l'aveva richiesta per i migranti portati in Sicilia dalla Alan Kurdi e dalla Aita Mari. Adesso il Governatore torna sull'argomento serve "una nave ormeggiata in rada capace di ospitare i migranti, in modo da poter fare sulla nave la quarantena. Non credo servano miracoli, continuo a chiedere al Governo di adoperarsi in questo senso", ha detto Musumeci.

Ieri intanto, al porto di Palermo, si sono concluse solo in tarda notte le operazione di sbarco e trasferimento dei migranti della nave Rubattino, giunta nella mattinata al porto. Il traghetto era rientrato dopo avere accolto i migranti salvati, per l'appunto due settimane fa, dalla nave Alan Kurdi e dalla Aita Mari. In totale i migranti salvati sono 186 a cui vanno aggiunti anche i 22 membri dell'equipaggio. Al largo delle coste di Palermo hanno trascorso la quarantena, in un isolamento che è terminato dopo 14 giorni. Tutti sono stati sottoposti a esami clinici e al tampone "covid-19", risultato per tutti negativo. Sempre ieri, nel pomeriggio, il via alle operazioni di trasferimento aveva riguardato i minori non accompagnati, destinati a strutture della Campania. Poi a bordo erano proseguite le procedure di segnalazione e identificazione da parte del personale della Polizia di stato, rivelatesi complesse e lente.

In nottata c'è stato il trasferimento dei restanti migranti, tutti adulti, in Puglia, sempre via pullman. Il traghetto "Raffaele Rubattino" resta ancorato al molo "Piave sud" del porto di Palermo, a bordo già da oggi sono iniziate le procedure di pulizia e sanificazione dell'intero traghetto.

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