È stato arrestato a Milano un marocchino di 21 anni, ritenuto dagli inquirenti il responsabile del tentato omicidio commesso ai danni di un connazionale 32enne nello scorso 4 giugno.
Il fatto si era verificato in zona Corvetto, nella periferia di Milano. I due marocchini condividevano uno spazio di fortuna in cui vivere, all’interno dello scantinato di una palazzina popolare in via dei Cinquecento. Ed è proprio qui che il 32enne avrebbe sorpreso il connazionale in atteggiamenti intimi con la ragazza italiana di 17 anni. I due focosi amanti non avevano però considerato di trovarsi in pieno Ramadan, cosa che impedisce ai musulmani osservanti, tra le altre cose, di avere rapporti sessuali dall’alba al tramonto.
Ecco il perché del rimprovero da parte del maggiore dei marocchini al più giovane coinquilino. Da ciò si sarebbe originata un’accesa discussione ed infine una violenta rissa, durante la quale il 21enne avrebbe colpito il rivale con due coltellate al fianco, prima di abbandonare l’arma e darsi alla fuga. Il 32enne, con due ferite all’addome profonde oltre 5 centimetri, è stato trasportato d’urgenza in ospedale e poi sottoposto ad alcuni interventi chirurgici, necessari per salvargli la vita. La lama del coltello aveva infatti lesionato gli organi vitali e danneggiato delle arterie, causando una situazione clinica piuttosto critica.
Nel frattempo il 21enne si era dato alla fuga, restando comunque in contatto con la ragazza tramite social network. Sentendosi con le spalle al muro a causa dell’incriminazione di tentato omicidio comminatagli, il marocchino avrebbe deciso di fuggire in Spagna, dove sarebbe giunto nascondendosi in un camion. Continuando ad intercettare i due giovani innamorati, nonostante le precauzioni da loro utilizzate, gli inquirenti hanno fatto emettere un mandato d’arresto europeo ed allertato la polizia spagnola.
La voglia di rivedere la ragazza 17enne ha portato però il giovane marocchino a commettere più di una leggerezza, a partire dal rientro in Italia, datato 2 settembre.
Le autorità continuano a monitorare i suoi spostamenti fino a che non fanno scattare le manette ai suoi polsi, intercettandolo in un bar in viale Brenta. Per lui l’accusa di tentato omicidio, con l’aggravante dei futili motivi, per la ragazza quella di favoreggiamento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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