"Minacce islamiche alla giornalista". Ma facebook non chiude le pagine

Il social ha risposto picche alla procura, che non si da per vinta: "Prenderemo provvedimenti"

"Minacce islamiche alla giornalista". Ma facebook non chiude le pagine

La richiesta del magistrato di Reggio Emilia era semplice: che facebook chiudesse due pagine che contenevano minacce islamiste a una giornalista. Peccato che il social network abbia risposto picche al giudice, senza dare troppe spiegazioni.

I reati contestati - scrive La Stampa - non erano da nulla: secondo la toga le pagine "Musulmani d'Italia" e "Islam Italia" si erano macchiate di minacce aggravate e diffamazione contro Benedetta Salsi, una giornalista del Resto del Carlino che aveva raccontato sul quotidiano la storia di Luca Aleotti, indagato per terrorismo e di cui ha scritto molto anche questo giornale.

Padre italiano e madre italiana, sul social continuava a scrivere ciò che voleva. La pagina che gestisce ha raggiunto 11mila mi piace negli ultimi giorni.

"È più tutelata la libertà di espressione di Aleotti della mia dignità personale", ha scritto su facebook la giornalista vittima delle minacce, accusata di islamofobia e calunniata, con i propri dettagli personali pubblicati su facebook, accanto a "allusioni sessiste e volgarità".

La Digos ha aperto un fascicolo sui fatti, ma

Facebook ha risposto picche alla magistratura. "Bisogna fare provvedimenti che non possano essere liquidati dai gestori di Facebook con un 'no, io non aderisco'", dice la procura di Reggio Emilia. Ma per ora è un nulla di fatto.

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