Violenta aggressione a Modena, dove a rendersi protagonista del grave episodio è stata una banda di immigrati senza controllo. Il fatto, avvenuto la sera del 29 ottobre, si è verificato a pochissima distanza da alcuni uffici comunali, fra i quali l’anagrafe cittadina.
Stando alla ricostruzione effettuata dagli inquirenti, passate le 22, due uomini di nazionalità pakistana si trovavano in strada quando sono stati accerchiati da tre magrebini. Senza perdere tempo, questi ultimi hanno intimato loro con fare minaccioso di consegnare i telefoni cellulari e tutto ciò di valore che avevano addosso.
Per rendere più chiaro il messaggio, gli immigrati sono immediatamente passati ai fatti assalendo le vittime, due uomini di 19 e di 33 anni. I pakistani sono stati brutalmente pestati, subendo una raffica di calci e di pugni, fino a quanto uno dei rapinatori non ha afferrato una catena trovata nel cestino di una bici. Impugnata la nuova arma, l’africano non ha esitato ad usarla, arrivando a ferire in modo molto serio al volto uno degli aggrediti.
Il pestaggio ha avuto fine soltanto grazie al fortuito intervento di una volante della polizia, impegnata in un’ordinaria operazione di pattugliamento del territorio. Gli agenti, resisi conto di quanto stava accadendo, sono subito scesi dall’auto d’ordinanza per intervenire. Alla loro vista, i tre africani hanno tentato di dileguarsi, ma sono stati inseguiti. In poco tempo sul posto sono arrivati anche i rinforzi richiesti alla centrale, ed è stato così possibile provvedere all’arresto dei criminali. Durante la fase di cattura, i magrebini hanno tentato di rifugiarsi nel cortile di un condominio, dove sono stati raggiunti da un agente. Il poliziotto ha ingaggiato con i tre una breve collutazione, riportando alcune ferite, prima che i suoi compagni sopraggiungessero per aiutarlo.
Finiti in manette e condotti negli uffici della questura di Modena, gli africani sono stati identificati. Si tratta di un tunisino di 22 anni, e di due marocchini di 18 e 19 anni, nomi già noti alle forze dell’ordine nonostante la giovane età. Ognuno di loro ha infatti alle spalle diversi precedenti per furto o per rapina, e si trova nel nostro Paese in stato di clandestinità.
Al momento sono chiusi dietro le sbarre del carcere in attesa di giudizio con le accuse di rapina aggravata in concorso, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.
Entrambi i pakistani, invece, sono stati accompagnati al pronto soccorso per ricevere le cure adeguate.
Uno dei due ha ricevuto 6 giorni di prognosi, mentre l’altro, che è stato colpito al volto dalla catena di metallo, si trova ancora ricoverato. Anche al poliziotto che ha coraggiosamente affrontato i tre africani sono stati assegnati 6 giorni di prognosi, necessari per riprendersi dalle lesioni alla mano riportate durante lo scontro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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