Quell’andirivieni piuttosto losco a tutte le ore del giorno e le attività sospette compiute nello stabile in disuso dell'azienda Termosanitaria Corradini S.P.A. di via Ruffini, a Modena da tempo allarmavano i cittadini del comune emiliano. E così, a seguito di numerose segnalazioni di persone ormai arrivate al limite della sopportazione, nella mattina di mercoledì la polizia è entrata in azione facendo irruzione nella struttura abbandonata. Qui gli agenti hanno scoperto una centrale per il confezionamento della droga e non solo.
Nell’ex azienda hanno trovato 14 persone tra spacciatori, clandestini e destinatari di ordini di espulsione oltre a due minorenni con diversi alias e precedenti penali. Otto i soggetti finite in manette: quattro per spaccio e altrettanti per evasione e stato di clandestinità. Sei, invece, quelli denunciati.
Il fabbricato, composto da due livelli, è in disuso da tempo e in pessime condizioni igieniche ma ciò non ha impedito a numerose persone di ricavare alcuni giacigli di fortuna al suo interno. Gli uffici erano stati trasformati in camere da letto mentre gli spazi ‘comuni’ servivano da laboratori per il confezionamento delle dosi.
Quattro degli arresti sono scattati per detenzioni ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I poliziotti, infatti, hanno ritrovato e sequestrato 29,2 grammi di cocaina e 899,1 grammi di hashish, suddivisi in dosi termosaldate pronte per essere immesse sul mercato.
Nei guai anche una macedone di 31 anni sul cui capo vi era un provvedimento di sospensione cautelativa della detenzione domiciliare, emesso dal magistrato di sorveglianza di Bolzano a seguito di tre episodi di evasione dalla misura cautelare degli arresti domiciliari. Un libico di 23 anni è risultato essere destinatario dell'aggravamento della misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Modena e provincia, emessa dal tribunale di Modena lo scorso 19 novembre. Il provvedimento in seguito era stato commutato con la misura della custodia cautelare in carcere. Altri due individui, entrambi cittadini tunisini di 36 e 23 anni, sono stati arrestati per reingresso illegale nel territorio nazionale e accompagnati alla frontiera.
Altre sei persone sono state denunciate in stato di libertà perché responsabili a vario titolo di inosservanza alle norme sugli stranieri, porto di oggetti atti ad offendere con il possesso di due coltelli a serramanico, e falsa dichiarazione a pubblico ufficiale sull'identità personale.
Il blitz della polizia a Modena è stato accolto con grande soddisfazione dal leader della Lega Matteo Salvini: "Grazie alle Forze dell'Ordine, che in un capannone abbandonato a Modena
hanno trovato spacciatori, clandestini e altri balordi. Nessuna tolleranza per la droga e per chi non rispetta le regole: il Pd di Bonaccini e i suoi finti avversari de 'l'altra Emilia-Romagnà da che parte stanno?".
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