"Le lancette del tempo scorrono e a te resta poco. Ti ammazzo, ormai sei una ragazza morta. Sei viva solo perché sono io a volerlo". Glielo aveva detto ad agosto, fuori da un bar a Vimercate. Ma l'aveva già minacciata, più volte, davanti a tutti. Anche di fronte ai suoi genitori. A loro aveva detto di non aver nemmeno paura di finire in galera: "Denunciatemi, lei deve morire. Quando mi denuncerete lei sarà già morta". Così un diciottenne di Concorezzo, in provincia di Monza, è stato arrestato dai carabinieri per aver perseguitato, aggredito e minacciato per mesi l'ex fidanzata. Da cui non accettava di essere lasciato. Per lui, oggi, un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Monza.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il giovane avrebbe iniziato a minacciare la ragazza la scorsa primavera. Anche con pedinamenti e aggressioni, fuori dalla scuola e alla fermata dell'autobus. Poi con telefonate continue, insulti e messaggi intimidatori, minacce di suicidio e di morte. Lasciati prima sul cellulare e poi sui social network. Sul profilo Instagram dell'ex fidanzata, il giovane aveva persino scritto: "Alcune persone sono morte e ancora non lo sanno".
Da lì la decisione di bloccargli gli accessi, anche su Whatsapp, e l'idea di sporgere denuncia. Gesto che avrebbe provocato al giovane un ulteriore scatto d'ira. "Finché non la vedo morta, lei e tutti i suoi amici, non sono in pace", aveva scritto a un'amica della ex fidanzata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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