L'Italia piange Marta Marzotto mondina, poi modella e stilista

L'ex modella e stilista è morta a 85 anni. L'annuncio in un tweet della nipote Beatrice Borromeo: "Ciao nonita mia"

L'Italia piange Marta Marzotto mondina, poi modella e stilista

"Ciao nonita mia". Beatrice Borromeo la saluta con un cuore. E niente più. Marta Marzotto, ex modella, stilista e regina dei salotti, se ne va a 85 anni. A febbraio, quando aveva festeggiato il compleanno a Cortina con tanti invitati nella casa dell'amico gallerista Stefano Contini, aveva confidato di sentirseli tutti questi 85 anni. "Sono stanca - aveva detto al Corriere del Veneto - ma come si fa a farlo pesare sugli altri, sono tutti così gentili e carini, non hanno colpa della mia stanchezza. E poi ho troppe cose da fare, idee, progetti, eventi".

Se ne è andata ieri sera alla clinica "La Madonnina" dove era ricoverata da giorni. Musa di Renato Guttuso, al quale fece da modella per diverse opere, Marta Vacondio Marzotto era nata a Reggio Emilia nel 1931. Figlia di un casellante delle ferrovie e di una mondina, nel 1954 sposa il conte Umberto Marzotto dal quale ha cinque figli. Ha vissuto i primi anni a Mortara, in Lomellina, iniziato a lavorare giovanissima proprio come mondina. Da lì è iniziata la storia: apprendista sarta e poi, grazie al fisico che le dava ragione, modella di successo presso la sartoria delle sorelle Aguzzi, di Milano. Donna con uno stile tutto suo nel vestire, parlare, raccontare, sempre bello e originale, modella. Per lei Guttuso scrisse la frase "Sei il mio miele, il mio sangue, il mio respiro, il mio amore".

La sua esistenza è stata segnata della moda e da tre amori indimenticabili: il conte Marzotto, il pittore Renato Guttuso e Lucio Magri. "Ma essere nonna è molto più divertente - aaveva detto in un'intervista dello scorso febbraio su Io Donna - i miei nipoti insegno la liberta". Proprio nell'ambiente della moda, all'inizio degli anni cinquanta, conosce il conte vicentino di Valdagno, comproprietario con altri fratelli dell'omonima industria tessile, e dopo due anni di fidanzamento, il 18 dicembre 1954, si sposa. Nascono cinque figli. Dalla fine degli anni sessanta è la figura femminile dominante nella pittura e nella vita privata di Guttuso che dopo averla conosciuta nel salotto dei Marchi a Milano, la rappresenta in molte opere come nella serie delle Cartoline, un insieme di 37 disegni e tecniche miste (pubblicate dalla casa editrice Archinto nel volume Le Cartoline di Renato Guttuso). Il rapporto tra i due cessa improvvisamente dopo circa venti anni.

"Io alla vita ho sempre sorriso, lei a me non sempre", ha detto ultimamente ripensando alla morte della figlia Annalisa per una malattia.

E sulla sua età, sul tempo che passava tagliava corto: "Io no ho età, sono immortale. Bloccatemi se siete capaci". Se ne è andata nella riservatezza dopo una breve malattia, circondata da tutta la bella e numerosa famiglia.

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