É in corso una nuova indagine riguardante il Monte dei Paschi di Siena. Questa volta, a finire sotto la lente degli inquirenti, sono stati i fondi predisposti da Mps per i rischi legali. É la Procura di Milano ad essersi attivata per comprendere al meglio se e cosa sia accaduto attorno al "corretto accantonamento dei rischi legali, agli effetti sulla reale situazione economico-finanziaria della banca ed al conseguente pregiudizio del mercato azionario", così come si legge su Repubblica.
Una rinnovata potenziale bufera potrebbe scaternarsi su Mps, dunque. In un periodo che forse suggerirebbe la necessità di una certa tranquillità. Del resto questa è la fase che può rivelarsi decisiva per l'avvenire dell'istituto bancario senese: la trattativa con Unicredit è in ballo, con tutto quello che sta accadendo anche sul piano politico, con polemiche annesse.
Pochi giorni fa, il ministro dell'Economia Daniele Franco ha affrontato la questione della trattativa tra Mps ed Unicredit dinanzi alla Commissione preposta a discutere della vicenda: "L'operazione tra Mps e Unicredit costituisce una soluzione strategicamente superiore dal punto di vista dell'interesse generale del Paese", ha fatto presente il capo di Dicastero dell'esecutivo guidato da Mario Draghi. Il timore che circola con più continuità riguarda una possibile "svendita" della banca più antica del mondo. Ma Franco ha allontanato lo scenario di una trattativa (e di una conseguente conclusione) tendente al ribasso. Questo è lo scenario di fondo di una situazione che adesso rischia di dover affrontare un ulteriore caso giudiziario. Perché la Procura di Milano si è già mossa.
Il principio di quest'ultima inchiesta risiede in sette esposti che sono stati presentati dal finanziere Giuseppe Bivona. Le ipotesi di reato su cui si sta concentrando il pm Paolo Filippini dovrebbero essere due: "manipolazione del mercato e false comunicazioni". Si tratta, come specificato, di fattispecie eventuali che dovranno comunque essere verificate in corso d'opera. Stando a quanto riportato dal quotidiano sopracitato, Filippini ha sentito la Consob, comunicando tuttavia di aver già dato vita ad un "procedimento penale". Qualche passo in avanti è stato fatto, insomma: "Nello specifico - si legge sempre su Repubblica - il magistrato chiede atti, informazioni e documenti in possesso della Commissione presieduta da Paolo Savona relativi al "corretto accantonamento sui rischi legali, agli effetti sulla reale situazione economico-finanziaria e patrimoniale della banca e al conseguente pregiudizio del mercato azionario".
Lo "spettro", per così dire, è quella di una possibile "sottostima" del quantum di Mps destinato alle questioni giudiziarie, dunque alle richiesta di risarcimento. Il giornale diretto da Maurizio Molinari annota una missiva scritta dal presidente della Consob ed ex ministro Paolo Savona, che dovrebnbe aver girato alcuni documenti che sarebbero stati richiesti da Milano: "In sintesi - ha reso noto tramite la lettera l'economista - le analisi preliminari effettuate hanno evidenziato una significativa sotto-performance del prezzo delle azioni BMPS nell'intero periodo di analisi, con alcune fasi temporali connotate da una maggiore volatilità del prezzo delle azioni, in parte riconducibile all'andamento del settore bancario nel suo complesso, in parte alle innumerevoli notizie di stampa che hanno riguardato la banca sotto diversi profili". Ma di quanto si parla? I miliardi correlati alle "vertenze giudiziali pendenti" sarebbero più di 5, mentre quelli associabili alla "soccombenza" sarebbero oltre 2. Con una differenza: i fondi destinati a quella "probabile" di "soccombenza" corrisponderebbero ad un miliardo e 700 milioni.
Nel frattempo, Siena si prepara anche ad eleggere. Le elezioni suppletive sono vicine. Poco fa, è intervenuto sull'appuntamento elettorale l'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini, come riporta l'Agi: "Il collegio di Siena alle prossime suppletive è assolutamente contendibile.
A Siena - ha continuato il leader leghista - , sulla pelle dei senesi, penso a Mps, il Pd ne ha combinate di tutti i colori. Penso che arriverà un bel segnale di cambiamento. Stanno distruggendo una banca che ha sei secoli di storia: conto che i senesi scelgano il futuro, non chi ha fatto disastri in passato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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