Sono nove gli indagati dalla procura di Catania nell’ambito dell’inchiesta sulla morte della piccola Nicole, deceduta su un’ambulanza verso Ragusa per mancanza di posti letto negli ospedali della città. Secondo quanto apprende l’Ansa, tra loro medici della clinica Gibiino e personale Utin. Il reato ipotizzato è quello di omicidio colposo.
Sui nomi degli indagati, i magistrati mantengono il più stretto riserbo e stanno allargando il fronte dell’inchiesta dividendo le indagini in due ambiti. Da un lato l’individuazione delle responsabilità dirette nel decesso. E tra queste, "anche ipotesi omissive relative a comportamenti che possano aver contribuito all’evento per l’individuazione dell’unità di rianimazione, in relazione alle informazioni ricevute circa le condizioni critiche in cui versava la bambina". Ma non solo. La Procura guarda con attenzione anche "alla valutazione di responsabilità per omissione con riferimento alla messa a disposizione delle unità di rianimazione neonatale, alle segnalazioni di insufficienza di quelle funzionanti, alla previsione di meccanismi atti a far fronte ad emergenze nella situazione data".
Intanto la famiglia chiede che "venga fatta giustizia sulla vicenda", ma anche il rispetto della privacy. La mamma della piccola, Tania Elena Egitto, ha espresso ancora una volta il suo pensiero su Facebook con un messaggio inviato virtualmente alla sua bambina: "Io e tuo papà non avremmo dovuto dormire per cullare te, darti da mangiare, cambiarti il pannolino....
Invece, abbiamo pianto quasi tutta la notte per poi addormentarci un po' con la tua camicetta in mezzo a noi. Io e il tuo papà avevamo bisogno di te più di chiunque altro.. e adesso non riusciamo a consolarci... è troppo difficile, è un vuoto troppo grande...".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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