Vitamine al posto della chemio: la figlia muore, i genitori a processo

Lo ha deciso la Cassazione, confermando la sentenza della Corte d'Appello. I genitori della giovane morta di leucemia saranno in Aula a febbraio

Vitamine al posto della chemio: la figlia muore, i genitori a processo

Speravano di evitare un procedimento penale per la morte della loro figlia, ma la Cassazione ha stabilito che il processo si deve fare. Così la storia di Eleonora Bottaro sarà ripercorsa in Aula per capire se le scelte dei genitori della 17enne l'abbiano portata alla morte.

La storia di Eleonora

Quando la giovane, residente a Bagnoli di Sopra (Padova), ha scoperto di avere la leucemia, i medici le avevano prescritto alcuni cicli di chemioterapia. Ma i genitori, come ricorda il Corriere, si erano aggrappati al metodo Hamer: cicli di vitamine e psicoterapia per guarire da gravi malattie. Niente chemio dunque. La patologia della ragazza, secondo il principio hameriano, sarebbe una conseguenza dalla morte prematura del fratello, deceduto nel 2013 per un aneurisma.

I medici segnalarono la situazione al Tribunale dei Minori, che mise Eleonora sotto la sorveglianza di un tutore. Ma la 17enne continuò a rifiutare le cure perché si fidava del parere dei suoi genitori.

Dopo la morte della giovane, il 20 agosto 2016, i genitori sono stati prima indagati per omicidio colposo con l'aggravante della previsione del fatto, poi scagionati dal gup: la ragazza era perfettamente in grado di decidere da sola e non fu condizionata.

Il pm Valeria Sanzari, che ha fatto appello a Venezia,

ha però sempre ritenuto che i genitori abbiano impedito ad Eleonora di fare una scelta libera. Ora, come aveva già sentenziato la Corte d'Appello, la Cassazione ha stabilito che il processo si deve fare.

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