Era stato identificato come “ingoiatore” perché nel proprio intestino aveva ingerito 72 ovuli di cocaina. È stato preso gli scorsi giorni dagli agenti della Questura di Pordenone che l’hanno accompagnato al Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Torino. E così per un nigeriano di 43 anni ci sarà un decreto di espulsione dall’Italia.
Come riporta una nota della Questura pordenonese, l’uomo si è presentato all’ufficio denunce per segnalare lo smarrimento del suo portafogli che conteneva la carta d’identità e la carta di soggiorno. Dai controlli effettuati, gli agenti si sono accorti che l’uomo aveva in sospeso una notifica di revoca della carta di soggiorno e risultava avere dei precedenti. Il nigeriano era stato infatti arrestato a Brugnera (Pordenone) il 14 febbraio 2008 e condannato in primo e secondo grado presso la Corte d’appello di Trieste. L’uomo era accusato di detenzione a fini di spaccio di cocaina. Inoltre, a suo carico erano state emesse le pene accessorie dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici ed espulsione dall'Italia, a pena espiata.
In particolare, era coinvolto in un grosso traffico di sostanze stupefacenti. Era stato identificato come persona che si occupava del trasporto e aveva il ruolo di “ingoiatore”.
Quando è stato arrestato, gli hanno trovato nell’intestino 72 ovuli di cocaina per un peso complessivo di quasi un chilo. Dopo aver scontato la sua pena, il nigeriano aveva fatto perdere le proprie tracce da ormai tre anni, finché è ricomparso in Questura giovedì scorso per denunciare lo smarrimento dei propri documenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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