Conclusa l’esperienza dell’occupazione abusiva dell’ex clinica Valle Fiorita a Roma, nel quartiere di Torrevecchia. L’immobile privato era occupato da 10 anni da 70 famiglie a cui, da ieri, giorno dello sgombero che è avvenuto pacificamente, sono stati affidati alloggi popolari. Alla base dell’operazione il Municipio guidato dalla giunta dem Gualtieri, il Movimento per il diritto all’abitare, Roma Capitale, la prefettura di Roma, la Regione Lazio e l’Ater.
“Con una importante sicurezza in più, quella della casa, queste famiglie potranno meglio destreggiarsi nella giunga della precarietà lavorativa e sociale e non saranno più persone condannare a un’esistenza di serie B”, dichiara il Movimento per il diritto all’abitare. E anche dalla Regione arrivano i complimento al sindaco: “A differenza delle passate amministrazioni la giunta Gualtieri ha subito assicurato ampia e proficua collaborazione per la fattiva sinergia, che ha permesso di garantire un alloggio alle persone e la riconsegna dell’immobile al legittimo proprietario”, ha affermato l’assessore regionale alle politiche abitative Massimiliano Valeriani.
Ma se in Municipio si esulta per l'operazione che "genera indubbiamente tanta gioia”, Fratelli D’Italia ha immediatamente denunciato l’accaduto affermando che “Gualtieri regala alloggi popolari a extracomunitari ignorando graduatorie e cittadini italiani”. “Grazie al sindaco Gualtieri la vicenda si risolve ma a discapito di graduatorie e cittadini italiani – dichiarano, in una nota congiunta, Fabrizio Ghera, capogruppo di Fdi alla Regione Lazio, Andre De Priamo e Lavinia Mennuni, consiglieri comunali Fdi.
“Municipio, Roma Capitale e Regione Lazio hanno predisposto delibere a dir poco fantasiose in favore degli occupanti – per lo più extracomunitari – tanto da regalare loro ben 70 alloggi nelle case popolari”, continuano.
L’assegnazione degli alloggi di Edilizia Pubblica destinati all’assistenza abitativa, come si legge sul sito della Regione Lazio, è regolata da specifiche leggi regionali che prevedono la gestione e determinazione delle case popolare mediante l’emanazione di bandi pubblici con cadenza semestrale.
I requisiti per poter accedere al bando sono molti e molto specifici e la domanda “va inoltrata al comune di residenza o al comune presso cui si svolge la propria attività lavorativa e può essere presentata solo durante il periodo del bando di assegnazione”. Un processo non immediato, quindi, come dimostrano le lunghe liste d’attesa dei cittadini che attendono – anche per anni – gli alloggi popolari.
A tal riguardo, i rappresentanti di Fdi proseguono in una nota: “I romani in attesa da anni di una casa rimanderanno ancora una volta il loro possibile ingresso, mentre chi ha agito illegalmente con un’occupazione e senza essere presente in una graduatoria l’ha già ottenuta. Il Pd dica chiaramente se è ancora un partito in favore della legalità oppure se, da oggi, ha sposato la linea dell’illegalità”, concludono sferrando una durissima provocazione ai dem.
Ad aggiungere particolari è il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale Roma Capitale, Giovanni Quarzo, che racconta a IlGiornale.it: “Siamo assolutamente stufi che strumentalmente ci sono gruppi organizzati dai comitati vari – sempre gli stessi – che occupano abusivamente e quindi fanno prevalere la forza sul diritto”. Per quanto riguarda la giunta Gualtieri aggiunge: “Mettono le amministrazioni davanti al fatto compiuto di aver occupato, rispetto a tante persone che invece aspettano pazientemente le graduatorie e quindi, con una forma di pressione, e anche di accordo con la sinistra, che in realtà è complice di questo meccanismo, ottengono case popolari scavalcando le liste d’attesa”.
“Tutto questo per noi è inaccettabile – conclude Quarzo – sul piano del diritto e anche per questo rapporto troppo stretto tra sinistra di governo e movimenti per la casa che altro non sono che gestione organizzata delle occupazioni abusive”.
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