Ogni anno l'Italia "importa" 637 casi di malaria dall'estero

Secondo uno studio pubblicato da Lancet siamo tra i Paesi più colpiti al mondo

Dottori del Kenya Medical Research Institute lavorano sulla malaria
Dottori del Kenya Medical Research Institute lavorano sulla malaria

Ogni sono 637 i casi di malaria che arrivano in Italia, portati da Paesi in cui la malattia è ancora endemica. A fornire i numeri è uno studio pubblicato dal prestigioso Lancet Infectious Diseases e realizzato da ricercatori dell'università di Southampton, che copre un periodo di dieci anni a partire dal 2005.

È un database di circa 50mila pazienti, sparsi in quaranta nazioni dove l'endemicità della malattia è stata debellata quello messo in piedi dai ricercatori, nel tentativo di definire la provenienza della malattia tramite il parassita delle zanzare, il plasmodio.

Sono nel 56% dei casi gli Stati dell'Africa occidentale a importare i casi, con rotte che nella maggior parte dei casi seguono i voli commerciali, e l'Italia è seconda - pure se con un distacco non indifferente - solo ai 2200 casi della Francia, ai 1800 della Gran Bretagna e ai 1500 degli Stati Uniti.

Ma questi casi sono diversi da quello della bambina morta all'ospedale di Brescia e lo sono perché quel caso è un caso di malaria

autoctona, uno dei pochissimi che si sono registrati negli ultimi tre decenni in Italia, per una malattia che ogni anno fa 429mila morti nel mondo. Nel solo 2015 i casi sono stati 212 milioni: il 90% di questi in Africa.

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