Migranti infetti in giro per l'Italia. E il governo riapre il centro accoglienza di Cona

Sono 23 i migranti fuggiti da un centro di accoglienza di Gualdo Cattaneo facendo perdere le loro tracce: negativi ai test sierologici, non avevano però ancora fatto il tampone ed erano in quarantena preventiva

Migranti infetti in giro per l'Italia. E il governo riapre il centro accoglienza di Cona

Gli sbarchi in Italia continuano senza sosta e sono già diverse decine, se non centinaia, i migranti positivi al Covid che hanno raggiunto le nostre coste. Per loro, come per tutti gli italiani positivi, è previsto il regime di isolamento fino a negativizzazione del tampone. Per tutti quelli che sono entrati in contatto con persone colpite dal coronavirus, invece, è necessaria la quarantena fiduciaria preventiva per far trascorrere il periodo di incubazione ed escludere che abbiano potuto contrarre il virus. È la prassi da quando l'Italia e il pianeta intero sono stretti nella morsa della pandemia. Ma sono già diversi i casi segnalati di migrati che, anche se posti in quarantena, decidono comunque di allontanarsi dal centro di accoglienza.

L'ultimo caso arriva da Gualdo Cattaneo, piccolo centro in provincia di Perugia, dove un numero compreso tra 23 e 25 tunisini richiedenti asilo, posti in quarantena preventiva, si sono allontanati. Sono arrivati in città lo scorso giovedì pomeriggio e solo due di loro, dopo una lunghissima notte di ricerche, sono stati ritrovati e godono di buona salute. Il sindaco di Gualdo Cattaneo è sconcertato da questa situazione: "Io sono stato avvisato del loro arrivo la mattina stessa del giovedì. Ho espresso il mio dissenso, per la mancanza di condivisione della scelta e per il preavviso troppo breve. Poi ho chiesto ufficialmente al ministero informazioni, di cui ancora non sono in possesso, sulle generalità dei migranti".

La situazione nel caratteristico borgo umbro è tesa, soprattutto perché non c'è stato il coinvolgimento delle istituzioni locali, che avrebbero dovuto coordinare l'accoglienza nel miglior modo possibile per la tutela dei cittadini e degli stessi migranti. Il momento storico è delicato ed è necessaria la massima attenzione da parte di tutti. Lo scorso settembre, come racconta ilsindaco, Gualdo Cattaneo aveva accolto un altro gruppo di migranti ma "facevano parte di un percorso culturale di inserimento. Non c'era stato alcun problema".

I migranti provengono tutti da Agrigento e per loro la prefettura ha individuato una struttura, ex agriturismo, attualmente in gestione da parte di una cooperativa sociale che aveva partecipato a un bando tempo addietro. Nella notte, però, alcuni di loro hanno fatto perdere le loro tracce, sfruttando la particolare conformazione di quella parte di territorio, ricca di strade comunali e vicinali che si addentrano nelle campagne e nei campi, dove effettuare le ricerche diventa molto complicato. Prima di lasciare Agrigento, i migranti erano stati sottoposti a test sierologico rapido che era risultato negativo ma in ottemperanza alle norme vigenti era per loro obbligatorio lo svolgimento dei 14 giorni di quarantena. Il sindaco, inolte, ha spiegato che nessuno dei migranti è stato ancora sottoposto a tampone, "unico strumento ufficiale per garantire la non positività al coronavirus".

"Per il futuro mi auguro che questo coinvolgimento venga praticato anche per la serenità delle comunità locali. Ora il mio compito è quello di rassicurare i cittadini e di garantire la calma sociale", ha spiegato il sindaco di Gualdo Cattaneo, che a Perugiatoday.it ha spiegato il perché della sua preoccupazione: "Non sapevamo praticamente nulla di questa accoglienza. Per questo avevo detto no, per una questione di sicurezza. Ci troviamo ancora in piena emergenza sanitaria e Gualdo Cattaneo ha vissuto il dramma di una zona rossa per un focolaio di coronavirus".

Il centrodestra incalza il governo

Dopo l'allarme scattato in Umbria, il centrodestra attacca la politica migratoria del governo. Il leader della Lega, Matteo Salvini, accusa il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese di spostare i clandestini in Italia. E lancia un nuovo allarme: "In Veneto pensa di riaprire il famigerato centro di Cona che la Lega aveva chiuso". Sulla stessa linea Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia, che affonda l'esecutivo sul doppiopesismo per italiani e immigrati che sbarcano nel Paese.

"Il governo che ha imposto un durissimo lock down agli italiani, inseguendo con i droni perfino i runner solitari, avrebbe il dovere, per rispetto dei sacrifici imposti ai cittadini, di riservare ai migranti almeno lo stesso trattamento" ha detto Bernini, che bolla la politica di Pd e Cinque Stelle come "dissennata".

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