Un'operazione condotta dalla Guardia di Finanza ha portato, dopo più di un anno di pedinamenti ed indagini, a stroncare un traffico di esseri umani di vasta portata. L'operazione è stata denimonata “passeur”, proprio per il fine ultimo di questa attività illecita. I numerosi clandestini provenienti dall'Africa del Nord e dell'Asia centrale arrivavano in Francia tramite viaggi sapientemente organizzati attraverso il traforo del Monte Bianco.
L’inchiesta era stata innescata dal fermo, nell’agosto 2017 a Lodi, di un egiziano trovato in possesso di carte d’identità, passaporti, buste paga e titoli di viaggio. Da qui sono partite le indagini della Procura, passate poi per competenza alla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano ed affidata ai pm Alessandra Dolci e Adriano Scudieri.
Grazie anche alle numerose intercettazioni telefoniche, ieri mattina all'alba, è scattato il “blitz”: dieci persone arrestate tra Lombardia ed Emilia Romagna, ora accusate di associazione a delinquere finalizzata al traffico di esseri umani, di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di riciclaggio dei proventi.
Per gli arresti è stato utilizzato personale specializzato anti-terrorismo di Milano, Bergamo, Varese e Piacenza appartenente alla Guardia di Finanza.
L'impiego di personale specializzato si è visto necessario a causa della presenza di soggetti stranieri ad alto rischio, come il 43enne egiziano Yasser El Sharkawi. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, si sarebbe occupato di organizzare materialmente i trasporti verso la Francia. Il 60enne pakistano Manzoor Hussain, invece, è considerato dagli inquirenti il promotore e l’organizzatore del sodalizio.
“La strutturata e capillare organizzazione” si legge in una nota delle fiamme gialle “era capace sia di entrare in contatto, tramite i propri canali, con gli immigrati che intendevano attraversare l’Europa, sia di pianificare e curare i i trasporti, che passavano in genere per la nostra regione. Le specifiche modalità e le peculiari circostanze con cui venivano consumati i reati appaiono sintomatiche di personalità particolarmente avvezze a compiere traffici illeciti ed allo sfruttamento della disperazione degli immigrati”.
La Guardia di Finanza durante l'operazione ha riscontrato ben 49 viaggi, con centinaia di soggetti cooinvolti. I clandestini, dopo aver pagato in genere 4-5mila euro per giungere in Italia attraverso la Turchia e la Grecia, venivano portati altrove “mediante grosse autovetture, in genere a sette o più posti”, ma solo dopo aver pagato altri 500 euro.
Generalmente i criminali
facevano uso anche di autisti civetta che potessero avvisare l'eventuale presenza di controlli.Un traffico davvero redditizio per questi delinquenti che fortunamente è stato interrotto grazie alle nostre forze dell'ordine.
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