La forza grillina è costituita da tre componenti. La prima è costituita dai membri e dagli attivisti del partito che sono stati indottrinati, organizzati e controllati da Casaleggio padre e che condividono la sua ideologia anarco-comunista di un mondo deindustrializzato, dove al posto delle fabbriche ci sono i parchi, dove sono tutti uguali e dove il Paese viene governato dal popolo col web. Sono costoro che hanno appoggiato tutte le richieste più antimoderne e anticapitaliste come il no alla Tap e alla Tav, il no al Muos, il progetto di chiudere l'Ilva e altre idiosincrasie come i vaccini. Sono costoro che si ribellano ai compromessi che Di Maio e il governo fanno per evitare una catastrofe economica.
La seconda componente è costituita da tutti coloro che per qualsiasi motivo sono stati disgustati dalla politica e dalla amministrazione pubblica centrale regionale e comunale, che negli ultimi anni è stata totalmente governata da una classe dirigente che ha trattato la pubblica amministrazione come cosa propria. Anziché innovare o inventare hanno appesantito la burocrazia, moltiplicato le regole e nello stesso tempo usato i favoritismi, per esempio facendo concorsi i cui vincitori sono già decisi in partenza. Cioè una burocrazia che non premia i competenti e i meritevoli e che opprime e disumanizza. E la parte di classe media che aveva bisogno di un riformatore.
Vi sono poi quelli che hanno votato M5s perché ha promesso loro il reddito di cittadinanza e nuove assunzioni pubbliche; molti disoccupati, molti giovani che non sanno niente di politica e molti arrabbiati per i più svariati motivi e che sono stati eccitati da Grillo.
Vincerà chi riesce a convincere il secondo gruppo che è poi la parte più onesta e produttiva del Paese, mostrando fin da adesso la capacita di ridurre l'ossessione delle procedure burocratiche e quella di incidere sui problemi reali e la qualità della vita. Costoro non credono più in un capo taumaturgico che promette meraviglie.
Vogliono veder agire diversamente la classe amministrativa, non solo statale ma anche regionale e comunale, che deve dare alla gente la sensazione di aver scelto la strada della concretezza, dell'onesta, della pulizia della giustizia e della umanizzazione dei rapporti.
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