Papa Francesco questa mattina ha celebrato il suo Regina Coeli dal balcone del suo studio privato su Piazza San Pietro spiegando che finalmente si potrà tornare in piazza e che "È sempre un piacere poter tornare". Il sommo pontefice è stato accolto da un vero e proprio bagno di applausi da tutti i fedeli che si sono riuniti sotto la sua loggia, visto che il Vaticano aveva chiuso la piazza dall'8 marzo non permettendo più a turisti e credenti di visitarla. In concomitanza, gli stessi Musei Vaticani sono stati chiusi al pubblico andando a rispettare così le misure di prevenzioni attuate per la limitare la diffusione del coronavirus. Quest'oggi è stato anche grazie alle forze dell'ordine che hanno garantito accessi contati in Piazza San Pietro e soprattutto si sono occupati di garantire che venissero rispettate le norme di distanziamento sociale e che tutti indossassero le mascherine. Il cardinale Angelo Comastri, vicario del Papa, ad inizio maggio aveva spiegato al Giornale che la Basilica di San Pietro non si era mai fermata. Erano sempre state celebrate messe per pochi fedeli e grazie alla grandezza della basilica era stato possibile rispettare le norme di distanziamento sociale molto facilmente.
Il video è stato diffuso da Agenzia Vista e riporta quasi integralmente la preghiera del papa che si concentra naturalmente sul Coronavirus e più in particolare su ciò che il mondo dovrà aspettarsi all'uscita da questa crisi. Nonostante paesi come il sud America e gli Stati Uniti stiano combattendo ancora a denti stretti, Papa Francesco ha voluto pregare affinché l'umanità esca maggiormente unita e non divisa. L'appello di Bergoglio è stato rivolto a tutti quanti gli stati affinché non lesinino sulle cure mediche e sanitarie: "Le persone sono molto più importanti dell'economia. Non bisogna risparmiare sulle cure mediche".
Quest'oggi in Italia si celebra la Giornata Nazionale del Sollievo e tutti quanti dovrebbero essere più
solidali nei confronti dei malati, cercando di copiare l'encomiabile esempio di tutti i professionisti che giorno dopo giorno hanno combattuto il Covid-19 a fianco dei pazienti durante i momenti più critici della pandemia.
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