Il particolare sul cadavere, l'ipotesi del veleno: tutte le ombre sulla morte dell'ex vigilessa

Una ciste sotto il piede e gli orecchini: sono questi i particolari che hanno consentito di confermare il corpo. Il mistero sulla causa della morte

Il particolare sul cadavere, l'ipotesi del veleno: tutte le ombre sulla morte dell'ex vigilessa

Una ciste sotto il piede e gli orecchini: sono questi i particolari che hanno consentito di confermare come il corpo ritrovato domenica pomeriggio tra la vegetazione lungo le rive del fiume Oglio a Temù (Brescia) sia dell'ex vigilessa Laura Ziliani, 54 anni, scomparsa lo scorso 8 maggio. Ma il giallo si infittisce visto che sul corpo non ci sarebbero segni di violenza evidenti.

L’autopsia e l’esame tossicologico

L'autopsia eseguita in mattinata nel reparto di medicina legale degli Spedali civili di Brescia dal professor Andrea Verzeletti ha peraltro allontanato l’ipotesi del gesto estremo. Intanto il risultato del Dna sarà depositato la prossima settimana dopo aver comparato il profilo genetico del cadavere e quello di una delle tre figlie di Laura Ziliani, quella mezzana che è l'unica a non essere indagata per omicidio e occultamento di cadavere. La natura del decesso è ancora un mistero visto che sul corpo non ci sono segni evidenti di violenza. Per questa ragione servirà un'analisi degli organi interni per valutare l'ipotesi dell'avvelenamento che prende sempre più corpo. In questo senso determinante sarà l'esito dell'esame tossicologico. A spingere gli inquirenti verso l’ipotesi del veleno sarebbe stata anche la Tac che non ha evidenziato fratture, particolare che fa capire come il cadavere non possa essere stato trascinato dalla corrente del fiume Oglio.

Non è stato un incidente in montagna

Allo stesso modo un incidente in montagna con caduta in un burrone avrebbe dovuto provocare fratture importanti.

Così il corpo resterà a disposizione del pm Caty Bressanelli che aspetta i referti medici per valutare eventuali sviluppi. "Sappiamo almeno che fine ha fatto Laura, ma voglio la verità”, ha rimarcato l’unica figlia non indagata che da giorni vive nell’incubo.

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