La Procura di Forlì ha notificato 18 avvisi di garanzia a carico di altrettanti militanti del partito di estrema destra Forza Nuova per aver organizzato le “passeggiate per la sicurezza”, le ronde notturne nei più critici per la sicurezza, in alcuni centri della provincia di Forlì- Cesena.
L'ipotesi di reato è quella della violazione dell'articolo 134 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza che vieta ai privati di prestare opere di vigilanza o custodia di proprietà mobiliari od immobiliari senza possedere la licenza da parte del prefetto.
In sostanza, si tratta della stessa legge che vieta di organizzare forze di polizia private senza il consenso delle autorità di pubblica sicurezza. Anche le agenzia di guardie giurate e metronotte necessitano di una liberatoria da parte della Prefettura per poter operare.
I forzanovisti, però, non ci stanno. Il coordinatore regionale Mirco Ottaviani, anch'egli indagato, definisce quest'azione come “l'ultimo capitolo della repressione giudiziaria attuata dalla Procura di Forlì- Cesena nei confronti del movimento politico Forza Nuova che da diversi anni ha intrapreso su tutto il territorio nazionale varie iniziative di contrasto al degrado e alla microcriminalità”.
I militanti, inoltre, sostengono di non aver mai avuto o creato problemi e di non girare mai per le strade con armi o altri oggetti atti ad offendere. Quando si sono imbattuti in episodi di criminalità, infatti, non sono intervenuti in prima persona ma hanno sempre e solo allertato polizia e carabinieri.
Per i
dirigenti del partito l’iniziativa delle "passeggiate" non sarebbe niente di diverso, nella sostanza, dalle “ronde di vicinato” che a volte si organizzano in determinati momenti di elevato allarme per la sicurezza in una zona.
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