Il suo "Mi candido" non è stato preso bene dal Pd: molti hanno storto il naso e qualcuno ha fatto sapere che non era lui il candidato per le primarie a Napoli. Eppure Antonio Bassolino non si lascia scoraggiare dalle voci che lo vogliono come "rottamato".
Parla di una sfida "difficilissima" e si dice pronto ad andare avanti nella sua corsa per il dopo De Magistris. "Quante volte ho scritto e detto che il Pd a Napoli non era né carne, né pesce? Che non è stato né governo, né opposizione?", ha detto l'ex sindaco ed ex governatore a Repubblica, "Ma per me sono proprio queste due condizioni - la crisi profonda che attraversa la città e la crisi che attraversa il partito da queste parti - che mi spingono a mettermi in gioco. Diciamocelo se avessi visto che il Pd a Napoli aveva delle risorse forti su cui puntare, se avessi visto una coesione e un lavoro serrato, ne avrei fatto a meno. Sarei rimasto a fare il nonno felice. Invece, essendo una sfida impegnativa, torno a combattere, è il mio dna. La corsa al Comune, per il Pd e per tutta la coalizione, oggi è davvero un'ardua scalata. Mi riferisco a eventi e considerazioni che restano, però, squisitamente politiche.
Il lavoro dei magistrati lasciamolo serenamente ai magistrati. Le critiche della segreteria del Pd? Sono solo fonti anonime, io vado avanti. Saranno gli elettori, nelle primarie e alle elezioni, a decidere cosa è il nuovo e cosa è il vecchio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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