Un agguato mafioso in pieno centro ha infranto il Natale a Pesaro, nelle Marche. Poco prima dell'ora di cena un 51enne è stato freddato davanti casa. La vittima, di origine calabrese, è il fratello di un collaboratore di giustizia. Due killer, incappucciati, lo hanno raggiunto a piedi. Hanno aspettato che l'uomo parcheggiasse l'auto in garage e poi, verso le 18.30, sono entrati in azione. Sul caso indagano la Direzione distrettuale antimafia di Ancona e i carabinieri, coordinati dai pm Fabrizio Giovanni Narbone e Maria Letizia Fucci di Pesaro Urbino. I proiettili sparati sono almeno 20, oltre la metà quelli che hanno raggiunto il corpo di Bruzzese. Il delitto è avvenuto in via Bovio, strada pedonale della città marchigiana a traffico limitato. A dare l'allarme sono stati dei residenti. L'eco degli spari è stato udito da più di una persona e gli inquirenti hanno raccolto anche le testimonianze dei clienti di un ristorante che si trova poco distante dal punto in cui la vittima è stata trovata in un bagno di sangue. Gli hanno scaricato addosso i caricatori, uccidendolo, per poi dileguarsi correndo nei vicoli stretti del quartiere.
Era sfuggito a un altro agguato di 'ndrangheta a metà anni '90 in provincia di Rizziconi l'uomo ucciso a colpi di pistola nel centro storico di Pesaro.
La vittima, secondo quanto riferiscono i carabinieri, è Marcello Bruzzese, di origine calabrese e fratello di un collaboratore di giustizia. Nel 1995 a Rizziconi Bruzzese aveva avuto la meglio sui killer che anche in quell'occasione gli spararono addosso, uccidendo il padre Domenico, 60 anni, e un cognato, marito della sorella, di 28.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.