Piacenza, a processo il 22enne macedone che diede fuoco allo zio

Il giovane aveva tentato di stuprare la sorella di 12 anni. Lo zio tentò di proteggerla, ma il 22enne gli diede fuoco per vendicarsi, riducendolo in gravi condizioni e distruggendo il suo appartamento. Per lui nuovo processo a gennaio, per aver dato alle fiamme il compagno albanese della madre

Piacenza, a processo il 22enne macedone che diede fuoco allo zio

Il pm del tribunale di Piacenza Gianfranco Gallo ha chiesto 7 anni e 6 mesi di condanna per il giovane macedone che il 16 giugno dello scorso anno aveva dato fuoco allo zio, reo di aver tentato di difendere la sorella da un tentativo di stupro.

In quel terribile giorno, il 22enne, con l’intenzione di violentare la sorellina di soli 12 anni, aggredì con feroce lucidità il parente, che aveva tentato disperatamente di proteggere la piccola. Prima lanciò contro di lui dell’alcol, poi gli diede fuoco, senza un minimo cenno di ripensamento. Nel tentativo di spegnere le fiamme, la vittima in realtà alimentò un incendio all’interno della propria abitazione di via del Piombino, a Milano, che venne completamente devastata. Sotto choc i genitori del responsabile, residente a Piacenza con la famiglia ma che quel giorno si trovava nella città meneghina.

Lunga la lista di capi d’imputazione attribuiti al giovane macedone nel momento del fermo. Tentata violenza sessuale sulla 12enne, violenza sessuale (l’aveva ripetutamente palpeggiata), lesioni gravissime, tentato omicidio e danneggiamento aggravato. Nella giornata di ieri sono arrivati invece gli addebiti in sede processuale, con la richiesta di una pena detentiva di 7 anni e 6 mesi. Le accuse imputate dal Pm al 22enne sono quelle di violenza privata, tentato omicidio ed incendio doloso di due appartamenti. Sono decadute, invece, quelle di violenza sessuale ai danni della sorella di 12 anni.

Il colpevole, che era stato recluso nel carcere di Piacenza in adempimento di misura cautelare, potrebbe essere sottoposto a perizia psichiatrica.

Si trova, tra l’altro, imputato anche in un altro processo, che si celebrerà a partire dal prossimo gennaio. Per lui, anche in questo caso, l’accusa di aver dato fuoco al compagno della madre, un cittadino di nazionalità albanese.

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